Un uomo di cuore: addio Carlo, anestesista e volontario

31 gennaio 2019 | 18:02
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Un uomo di cuore: addio Carlo, anestesista e volontario

Il mondo medico e sociosanitario pisano piange la scomparsa di Carlo Giannotti, 69 anni, dipendente dell’Aoup. Era attualmente volontario dell’associazione Cecchini cuore e stretto collaboratore del medico che ha diffuso i tanti defibrillatori a Pisa e in altre zone d’Italia, ma la sua intera vita è stata spesa all’insegna del volontariato, dell’aiuto verso il prossimo e del servizio alla comunità. La salma è esposta nelle cappelle della Misericordia da oggi giovedì 31 gennaio, mentre il funerale si terrà nella chiesa adiacente, venerdì 1 febbraio alle 16.

Lavoratore instancabile, tecnico anestesista e membro del gruppo di chirurgia d’urgenza della Protezione civile, metteva a disposizione il grande bagaglio di professionalità ed esperienza nel master di I e II livello di Infermieristica in area critica dell’Università di Pisa. Volontario dell’associazione Polizia di Stato e volontario autista della Misericordia fu nominato, con oltre 5mila interventi, capo di guardia dell’arciconfraternita. Proprio l’esperienza del soccorso ne aveva sviluppato il grande animo solidaristico, che lo rendeva una persona disponibile e pronta ad aiutare il prossimo. Giannotti ha lottato fino all’ultimo contro un male incurabile, lasciando un vuoto incolmabile tra i propri cari e le tante persone che lo conoscevano. Proprio il cardiologo Maurizio Cecchini lo ricorda così: “È un dispiacere immenso per tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo. Per 40 anni infermiere di rianimazione, non appena andato in pensione, ha iniziato la sua opera di volontariato assieme a noi, per la diffusione delle manovre di rianimazione cardiopolmonare e dei defibrillatori pubblici. Decine e decine di postazioni Dae sono state installate da lui, con la sua precisione ed affidabilità proverbiali. Tanti i Corsi Blsd tenuti assieme, nelle scuole e nei posti di lavoro. Persona preparatissima ci ha arricchiti di umanità, con la sua allegria ci ha sempre contagiati. Sono stati anni bellissimi. Vorrei ricordarlo a voi per il suo animo sempre pronto a dare una mano a chi soffriva, agli ammalati, a chi aveva bisogno. Perché questo era Carlo. Da oggi siamo tutti più soli e più poveri. Ciao amico mio”.