Polizia ferma truffatore, su scooter con targa a ’Scomparsa’

23 gennaio 2019 | 14:34
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Polizia ferma truffatore, su scooter con targa a ’Scomparsa’

Aveva escogitato un sistema per mettere a segno la truffa del finto incidente dello specchietto e forse altri reati e farla franca rendendo lo scooter non identificabile, ma questa mattina è finito nelle mani della polizia di Pisa, mentre si aggirava contravvenendo al codice della strada alla stazione ferroviaria di Pisa. Quando i poliziotti lo hanno fermato hanno infatti scoperto che lo scooter era dotato di un meccanismo che permetteva attraverso un pedale di far sparire la targa, rendendo irriconoscibile il veicolo. Secondo quanto emerso dalle indagini aveva colpito con la truffa dello specchietto in varie zone della Toscana.

L’uomo, quando è stato fermato dalla polizia zigzagava a bordo di scooter grigio di marca Honda di grossa cilindrata alla ricerca di un obiettivo non meglio definito. Tale atteggiamento induceva a bloccare il soggetto nella zona di via Corte Bracci.
L’uomo a bordo veniva identificato per un cittadino italiano, cinquantenne, originario di Torre Annunziata , con copiosi precedenti in materia di truffa e reati contro il patrimonio, commessi in tutta la Toscana.
In particolare, il soggetto risultava segnalato in banca dati quale esperto nella meglio nota “truffa dello specchietto”. Avrebbe infatti commesso alcune truffe tra Montecatini e Pescia a bordo del proprio scooter, preventivamente danneggiato “ad arte” nella parte dello scudo anteriore, per simulare in una seconda fase un urto con lo specchietto retrovisore di un veicolo guidato dal malcapitato di turno, al fine di raggirarlo attraverso la richiesta di un pagamento immediato in contate quale ristoro del danno simulato.
Le informazioni acquisite inducevano gli agenti delle Volanti a svolgere maggiori approfondimenti.
Ed infatti, dal controllo esterno dello scooter condotto dal soggetto, gli agenti hanno riscontrato, come da copione, il frontale lesionato e, dopo alcuni approfondimenti, è emerso l’elemento decisivo s riprova degli intenti criminali dell’uomo.
Analizzando il porta-targa, i poliziotti hanno riscontrato che la targa era fissata su un dispositivo mobile che, azionato col piede, consentiva di coprire immediatamente la stessa, rendendo il veicolo non identificabile e poterla fare franca senza essere rintracciati.
A quel punto, l’uomo veniva fermato e condotto negli uffici della Questura per procedere alla sua compiuta identificazione. Il mezzo è stato sottoposto a sequestro e per l’uomo è scattata la misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Pisa per anni tre.