Trappole, esche e specie protette catturate: bracconiere nei guai

Lo hanno visto scendere da un’auto verde, dirigersi verso le tagliole, chinarsi su di un pettirosso catturato e raccoglierlo riponendolo all’interno della tasca destra del giubbotto. Poi ha riarmato la tagliola. A quel punto i militari della stazione dei carabinieri forestali di Ceppeto lo hanno raggiunto e denunciato per il reato di bracconaggio. L’operazione è scattata dopo la denuncia di un cittadino che aveva perso il suo gatto, morto in un laccio.
Durante la ricognizione nella zona di campagna nel comune di Calenzano, i militari avevano trovato cinque trappole a scatto armate e provviste di esca attrattiva quali “camole”, atte alla cattura di selvaggina. Nel pomeriggio di ieri 16 gennaio, nel luogo attenzionato è arrivata l’auto. La flagranza del reato ha consentito la perquisizione di un locale (un vecchio fienile) e dell’abitazione dove sono stati trovati esemplari di avifauna protetta, trappole e munizione detenute illegalmente.
Sequestrati 9 coltelli ad unico filo di lama di varie lunghezze, 7 tagliole a scatto per mammiferi, 2 contenitori contenenti esche vive (camole), 5 munizioni spezzate calibro 8, 12 tagliole a scatto per avifauna, una trappola del tipo donnoliera, 3 lacci da fauna selvatica in cavetti di acciaio già confezionati, 2 cavi in acciaio utili al confezionamento di lacci, un gomitolo di spago in nylon bianco, 49 tagliole a scatto di piccole dimensioni, 2 trappole a scatto con rete, 10 esemplari di pettirosso privati del piumaggio e conservate all’interno di congelatore, 6 esemplari di pettirosso ancora piumati conservati all’interno del vano frigo, un esemplare di cinciallegra ancora piumata conservata all’interno del vano frigo, 2178 cartucce a munizionamento spezzato calibro 12 detenute oltre il limite consentito, 7 cartucce a munizionamento a palla detenute oltre il numero denunciate, svariati bossoli, una sciabola in acciaio con fodera in ferro, 60 animali (avifauna e mammiferi) imbalsamati alcuni dei quali appartenenti a specie protette e particolarmente protette (in merito si evidenzia che saranno necessari ulteriori approfondimenti per una identificazione compiuta).
La persona è stata denunciata e saranno elevate anche sanzioni amministrative ancora da quantificare, ma nell’ordine di migliaia di euro. Da evidenziare l’apporto del personale del Wwf Firenze con il quale esiste un rapporto di collaborazione da molti anni.