Antifascisti a Pontedera contro la nuova sede di CasaPound

15 dicembre 2018 | 12:10
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diNilo Di Modica
Partecipazione e celebrazioni della Pontedera resistente, quella in scena questo pomeriggio, 15 dicembre, in piazza Cavour, dove a partire dalle 15 ha preso il via il presidio di associazioni, sindacati, partiti e parti sociali contro l’apertura della sede del partito di estrema destra Casapound, che proprio oggi inaugura nella vicinissima via Manzoni, di fronte all’ex-Ipsia alle 18.

Alla chiamata dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Arci e Cgil hanno risposto varie realtà, come Rifondazione Comunista, Partito Democratico (impegnato oggi nell’avvio della campagna per le primarie, leggi) Potere al Popolo, associazioni come La Rossa, ma anche molti singoli cittadini. Circa 400 persone che dalle 15 sono in presidio nella piazza di fronte al Municipio nel susseguirsi di vari interventi. (continua a leggere dopo  il video)

Il sindaco Simone Millozzi ha ribadito che Pontedera rimane la città dell’accoglienza: “Dobbiamo risvegliare le coscienze e dire che per noi l’accoglienza e la solidarietà sono valori aggiunti”. “Avrete presto notizie – continua – ho incaricato i tecnici del Comune di verificare che tutti i documenti siano in regola, altrimenti scatterà la chiusura. Abbiamo messo insieme una bella piazza, pacifica, ma che vuole dire no con fermezza a un movimento xenofobo, razzista e intollerante. Non c’è spazio per un movimento così. Il Parlamento deve dichiarare Casapound anticostituzionale. Noi dobbiamo provare a togliere l’agibilità a questi spazi”.

“Un anno e mezzo fa Casapound affisse a Montopoli uno striscione. La cosa che gli riesce fare bene è mettere i penultimi contro gli ultimi. Noi li chiamammo con il loro nome: fascisti. Loro fecero querela. Eppure basta vedere cosa si trova nelle loro sedi. Siamo fieri e orgogliosi di averli chiamati così. Anche in memoria di quell’Alvaro Fantozzi, sindacalista, che fu barbaramente ucciso nella nostra Montopoli” ha detto Tania Benvenuti, della Cgil. Di “pericolo per la sicurezza sociale di tutti i cittadini” ha parlato invece Maria Chiara Panesi, Arci Valdera. “A Pontedera – dice – non c’ è spazio per loro. Per questo Chiediamo di verificare la compatibilità di questo movimento con le leggi del nostro paese. Pontedera è antifascista e antirazzista”. Parole a cui hanno fatto eco quelle di Possenti, presidente provinciale dell’Anpi che ha detto: “Si esaspera l’ansia sociale per trasformarla in paura in maniera subdola. Per evocare l’uomo forte a risolvere (i problemi ndr). Esattamente come tanti anni fa. E anche allora ci fu un periodo di preparazione di quelli indifferenza che fu decisiva all’ arrivo delle camicie nere”.

Una notizia, quell’apertura della sede provinciale di Casapound nel cuore del quartiere stazione, iniziata a trapelare in città alcune settimane fa, dopo alcune prime iniziative di lancio. Attesi all’inaugurazione della sede della Valdera, intitolata “Il dirigibile”, il vicepresidente nazionale del movimento Andrea Antonini ed il coordinatore della Toscana Eugenio Palazzini. Più tardi, finito il presidio antifascista, alcuni manifestanti si sono dirette in via Primo Maggio, nell’interzezione con via Manzoni, blindata dalle forze dell’ordine. Alcuni slogan, le note intonate in coro di Bella Ciao, ma quasi mai momenti di vera tensione fra contestatori e partecipanti all’inaugurazione, in tutto un centinaio.