Ha un aborto in ospedale ma poi scappa, rintracciata dalla polizia

Ha detto che i genitori non erano a conoscenza del fatto che fosse incinta né dell’aborto spontaneo. Per timore quindi che questi potessero saperlo, aveva deciso di allontanarsi dal reparto medico nonostante i sanitari l’avessero informata della gravità del suo stato di salute. La ragazza, 18 anni, lo scorso 2 ottobre era stata ricoverata nel reparto di Ostetricia e Ginecologia per un aborto spontaneo. Nel pomeriggio del 3, però, la direzione sanitaria dell’ospedale Lotti di Pontedera richiedeva l’intervento di personale del Commissariato di polizia poiché la giovane donna era scappata. E anche i numerosi tentati di contattarla telefonicamente da parte del personale medico erano andati a vuoto. Ma loro avevano urgenza di trovarla poiché era urgente somministrarle immunoglobuline anti-D entro le 72 ore dall’avvenuto aborto o, in caso contrario, vi sarebbero state gravi conseguenze sanitaria sulla donna, che si era presentata al pronto soccorso senza documenti di identità. L’intensa attività infoinvestigativa degli agenti di polizia di Pontedera ha permesso di rintracciare la cittadina comunitaria nel giro di poche ore. Contattata la donna, ha provato con diversi espedienti a negare l’avvenuto aborto ma, grazie alle descrizioni del personale medico, dopo non poche resistenze da parte della stessa, il personale è riuscito a convincerla che era in pericolo la sua vita. A quel punto ha accettato che lo stesso personale l’accompagnasse all’ospedale di Pontedera.