
Era sul canale dei Navicelli mentre stava pescando anguille sottomisura con mezzi non consentiti: fermato dalla forestale il pescatore di frodo, a cui è stata fatta una multa di oltre 300 euro.
Continuano i controlli al contrasto della pesca illegale a tutela della fauna sul litorale pisano da parte della Forestale. Le anguille appena pescate e ancora vive sono state rigettate in acqua e le nove nasse ritrovate, utilizzate dall’incauto pescatore, sono state sequestrate dai militari. Le nasse sono vecchi attrezzi da pesca ancora in uso nella pesca tradizionale in mare, soprattutto nella piccola pesca costiera poiché possono essere utilizzate tutto l’anno e garantire una pesca selettiva. Vi sono infatti nasse specifiche per ciascuna specie di pescato. Essenzialmente sono costituite da una rete, di plastica o metallica, avvolta in modo da creare un imbuto, con un esca appesa all’interno che attira la preda e non la lascia più uscire.
La pesca dilettantistica nelle acque interne non può essere esercitata con le nasse, lo vieta la normativa vigente, che fissa modi, tempi, specie, misure minime del pescato e numero di catture che è possibile effettuare nelle acque dolci e salmastre.
Le anguille possono essere pescate solo con la canna, fino a 10 capi e la misura di ogni esemplare non deve essere inferiore a 35 centimetri. I carabinieri forestali ricordano che la pesca dilettantistica può essere esercitata fino al raggiungimento di 5 chili di pescato al giorno.