Cuoio contro le mafie: amministratori e studenti a Pisa




Con il vento ma sotto il sole. E con il calore e l’allegria dei ragazzi delle scuole. Inizia così la primaavera a Pisa, augurio di rinascita anche per questa regione, come le altre per niente immune alle infiltrazioni mafiose. Oggi 21 marzo, Pisa, la provincia e la regione hanno gridato no a ogni mafia, con una colorata manifestazione che ha invaso le strade.
Presenti, a sostegno di Libera, anche alcune delegazioni del comprensorio del Cuoio. A sfilare sono stati gli amministratori con i colori dei Comuni e anche gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Per ricordare le vittime della mafia, abbracciare le loro famiglie e anche impegnarsi affinché non ce ne siano più. Tra i presenti al corteo, anche la consigliera regionale del Pd Alessandra Nardini e il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani.
Per il partito democratico pisano quella di oggi è una giornata “straordinaria”, infatti il segretario provinciale Massimiliano Sonetti dice: “Una splendida giornata di democrazia e libertà, per ricordare una a una le vittime che le mafie hanno causato nel nostro Paese. Quella di oggi a Pisa è stata una manifestazione straordinaria e il Partito Democratico, a tutti i livelli, si sente profondamente coinvolto. Vedere così tanti giovani provenienti da tutta la Toscana ci riempie di gioia e ci spinge a migliorare il dialogo con loro, che giustamente vogliono sentirsi parte di un presente collettivo, al centro della storia. Grazie a loro, quindi, ai docenti e alle associazioni di ogni genere – su tutte, Libera di don Ciotti, a cui rinnovo il sostegno per la manifestazione nazionale di Foggia – per aver condiviso questo momento di pace e libertà a Pisa. L’Italia migliore passa anche da qui”. Dello stesso avviso Maria Rosa Cranchi, responsabile legalità del Pd provinciale, che sottolinea: “Oggi più che mai bisogna combattere ogni forma di illegalità e contrastare tutte le mafie, partendo dalla lotta a ogni forma di prepotenza, promuovendo un’educazione al rispetto e alla convivenza civile che parta dalle famiglie e dalle istituzioni, in particolare dalla scuola, protagonista principale della diffusione della cultura del rispetto. Nessuno può sottrarsi alla responsabilità di difendere i principi fondanti della democrazia e della convivenza civile, e in questo il Partito Democratico rivendica la sua storia importante di lotta contro tutte le mafie e le illegalità”.