“Senza i donatori le persone muoiono”, iniziative a Pontedera

“Il sangue non si può produrre o comprare: solo la donazione può salvarci”. Lo ha ricordato la vicesindaco di Pontedera Angela Pirri presentando le iniziative dedicate alla donazione del sangue a Pontedera, dal 24 al 31 marzo, insieme alle forze dell’ordine. “È stato piacevole – aggiunge – parlare in queste settimane con tante persone al centro trasfusionale”.
“Quello che stiamo portando avanti a Pontedera e Volterra – ha detto il direttore del servizio Fabrizio Niglio – è un percorso che serve alla coesione sociale. Quasi 70 ragazzi delle scuole di Pontedera hanno già donato dall’inizio della campagna di sensibilizzazione. Un ragazzo tempo fa ce lo ha confermato, diceno che prima di vederci in uno degli incontri organizzati a scuola non si fosse mai posto il problema della donazione. Queste iniziative quindi sono utilissime a sensibilizzare. Dal 24 al 31 compresa domenica saremo aperti”. Iniziativa che segue quella dedicata ai commercianti non molto tempo fa (leggi), campagna in quel caso promossa dall’ospedale Lotti di Pontedera e sostenuta dalle associazioni di commercianti Confesercenti e Confocommercio e da quelle di volontariato Avis e Fratres, per la quale era possibile ricevere un buono sconto da spendere nei negozi di Pontedera aderenti all’iniziativa. “Campagna che ha visto la partecipazione di circa una decina di commercianti” dice oggi Pirri, che aggiunge: “proprio per questo abbiamo voluto continuare in quella direzione e promuovere la cultura del dono, questa volta in collaborazione con le forze dell’ordine”.
“Nelle forze dell’ordine – aggiunge Luciano Verdiani, presidente Fratres regionale – i ragazzi ripongono fiducia: averle al nostro fianco in questa opera è fondamentale per far scattare la molla della donazione nei più giovani, troppo spesso presi da altro per pensare a queste cose”. “Senza i donatori le persone muoiono – per Luciano ceppatelli, dell’Avis di Pontedera e Volterra -. Senza chi si stende su quel lettino ci sarebbero molti morti. Il rapporto fra i donatori e la popolazione abile alla donazione non arriva al 15%. Non basta. Siamo qui anche per questo”. I donatori a Pontedera erano calati, come in tutta la Toscana, ma l’anno scorso sono state 450 le donazioni. “Abbiamo iniziato male l’anno, ma probabilmente questo è legato all’influenza”. Nel dubbio, però, si può fare ancora di più.
Nilo Di Modica