Nel centro d’accoglienza c’è la base dello spaccio

Auto che si fermavano davanti al centro d’accoglienza. Con ospiti del centro che raggiungevano gli autisti e poi si ritiravano subito. Un atteggiamento per niente consueto, questo, che ha insospettito i carabinieri della compagnia di Empoli. Che, alla fine, hanno arrestato un nigeriano di 24 anni, ospite del centro profughi di Empoli per spaccio di stupefacenti.
Nei giorni scorsi i Carabinieri avevano recuperato già alcune dosi di eroina e ieri mattina20 febbraio hanno predisposto un servizio di osservazione per capire meglio i movimenti e incastrare lo spacciatore. A metà mattinata è cominciato il via vai di clienti e sono stati segnalati e bloccati i primi due acquirenti: lo spacciatore è uscito dal centro, la macchina si è fermata nella piazzola che costeggia la strada per lo scambio di droga. Poi il controllo ad Empoli dei militari in uniforme e il sequestro di due dosi di eroina (circa 3 grammi). Pochi minuti e un altro scambio con altri clienti, questa volta proprio davanti al cancello del centro di accoglienza: stesso modus operandi e stesso controllo dei carabinieri in uniforme nel centro di Empoli con un’altra dose sequestrata. Quindi la perquisizione nel centro profughi, prima nella camera dello spacciatore, che è stato immediatamente individuato e bloccato, poi all’esterno.
Non è stato facile trovare lo stupefacente che veniva spacciato (10 grammi di eroina ancora da suddividere in dosi) che era stato ben occultato nei pali di sostegno di una tettoia ed era quasi inarrivabile. Anche l’unità cinofila ha avuto qualche difficoltà ma ha indirizzato i militari nell’area dove poteva trovarsi lo stupefacente. In effetti lo spacciatore doveva guardarsi bene oltre che da eventuali controlli delle forze dell’ordine anche dai responsabili del centro. Quando un cliente si presentava per attendere la dose e non usciva nessuno, dopo qualche istante ripartiva per poi tornare in un secondo momento.