Confcommercio, Epifania al ristorante per famiglie in difficoltà

5 gennaio 2018 | 10:11
Share0
Confcommercio, Epifania al ristorante per famiglie in difficoltà

Un pranzo al ristorante, in occasione della festa dell’Epifania, per le famiglie che si trovano in difficoltà. E’ questa l’iniziativa, nata spontaneamente tra sette ristoranti pisani, che hanno deciso di accendere la festa attraverso l’ospitalità a pranzo a sette famiglie del territorio. Alla fine del pranzo, come da tradizione, calza della befana per tutti i bambini. “Si tratta di un piccolo dono in occasione dell’Epifania, nello spirito di condivisione e reciproca conoscenza” dichiara la presidente di ConfRistoranti Daniela Petraglia.

L’iniziativa nasce in seno a Confristoranti Confcommercio in collaborazione con la Caritas diocesana, l’organismo pastorale della Chiesa pisana che nel 2017 ha incontrato quasi mille e seicento persone in condizione difficoltà che vivono nel territorio pisano: il giusto riferimento per individuare quelle famiglie che trascorreranno al ristorante la festa che tutte le feste si porta via. “Un modo amichevole – spiega petraglia – per incontrare queste famiglie, e magari l’inizio di qualcosa che non si concluderà necessariamente in occasione del pranzo. Il nostro va inteso come un vero e proprio invito a trascorrere la festa a casa nostra, perchè la vita familiare di noi ristoratori si svolge prevalentemente presso le nostre attività professionali. Un grazie alla Caritas per la disponbilità a realizzare l’iniziativa”.
“Siamo noi che ringraziamo Confristoranti Confcommercio per l’iniziativa in sé – ha sottolineato il direttore della Caritas don Emanuele Morelli -, assolutamente meritoria, e anche per il messaggio che, implicitamente, lancia: la città che sogniamo è quella non lascia ai margini nessuno e quest’iniziativa va sicuramente in quella direzione. Auspichiamo che la collaborazione con il mondo della ristorazione possa essere estesa ad altre iniziative e magari anche ad altre categorie produttive. Il mondo dell’impresa, infatti, può giocare un ruolo determinante nell’aiutare tante persone a rimettersi in piedi e ricominciare a comminare con le proprie gambe”.