All’esame della patente con la microtelecamera, scoperta e denunciata

Per passare l’esame di teoria della patente di guida si era inventata un sistema infallibile, ma è stata scoperta dagli esaminatori della motorizzazione dagli agenti della polizia stradale.
E alla fine invece di conseguire la patente ha rimediato un denuncia all’autorità giudiziaria. La donna infatti aveva un apparecchio elettronico con cui poteva comunicare le domande ad un complice che poi le avrebbe suggerito le risposte. Progatonista della vicenda una donna di 53 anni originaria della provincia di Caserta ma da molto tempo residente a Pisa. I fatti sono successi nelle sale d’esame della motorizzazione civile di Pisa. La 53enne si è presentata all’esame avvolta da un piumone, con sotto un pullover da cui uscivano i polsini della camicia, ben chiusi con due spille. Durante la prova, anziché osservare il più assoluto silenzio, si è messa a parlare e pur se rimproverata dagli esaminatori non ha desistito dalla sua condotta. Quel suo modo di fare non tornava e, quindi, è stata condotta dai poliziotti in una stanza attigua. Invitata a togliersi il piumone, lei ha opposto un netto rifiuto e a quel punto una investigatrice donna l’ha perquisita scoprendo il trucco. Sul braccio sinistro della donna, legato con del nastro bianco, è spuntato un congegno elettronico collegato a una microcamera e a un microfono, con cui la donna comunicava a un complice le domande, ricevendo da lui le risposte. Di fronte all’evidenza, la candidata ha rilanciato, dicendo che soffriva di diabete e che quello strumento serviva a misuralo, per poi correggersi e dire che si trattava di un misuratore di pressione di ultima generazione. Tutta quella sfrontatezza non è servita, poiché la donna non solo è stata bocciata, ma la Polstrada l’ha denunciata per truffa e sta pure individuando il complice.