Grifone ferito dai cavi perde lo stormo, salvato in Fipili

24 ottobre 2017 | 12:14
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Grifone ferito dai cavi perde lo stormo, salvato in Fipili

Un grifone giovane, ma già grosso e imponente che solca il cielo. Poi vulnerabile, sconfitto e ferito. Non è il protagonista di un film fantasy, ma un esemplare che stava sorvolando l’Appennino per la consueta migrazione. Un volo che devia dalla solita rotta e che, forse, porta il giovane grifone contro i cavi dell’alta tensione e poi in Fipili. Con una zampa rotta, il grifone è stato recuperato giovedì 12 ottobre sulla Firenze Pisa Livorno su segnalazione della Polstrada.

La tempestiva attivazione del sistema di soccorso della regione Toscana, coordinato dalla Usl Toscana centro, ne aveva permesso il complesso recupero, seguito da un’attenta valutazione e diagnosi, a cui era seguito il delicato intervento di fissaggio esterno della frattura femorale eseguito in un centro specialistico. A destare perplessità e preoccupazione, la degenza.
Trattandosi infatti di un animale non autoctono, gregario e purtroppo staccato dal suo stormo in migrazione si è posta la problematica di come contenere il rapace, costretto per qualche settimana a non volare. Dopo attenta ed opportuna valutazione degli specialisti, coordinati da Enrico Loretti, responsabile della struttura di igiene urbana veterinaria dell’Usl Toscana centro, il grifone è stato trasferito, sotto costante assistenza, ad un Centro Recupero di Matera assistito dalla facoltà di Medicina Veterinaria, dove riceverà le cure migliori. La prima settimana di degenza lascia ben sperare, l’animale si alimenta con appetito e ci sono buone prospettive di guarigione e di un futuro rilancio in natura.