Migranti, in Toscana un consulente per tornare a casa

25 settembre 2017 | 17:05
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Migranti, in Toscana un consulente per tornare a casa

Il suo compito è di fornire ai migranti le informazioni per tornare a casa. E’ operativo anche in Toscana il consulente, una figura speciale, nominata dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni che è stata presentata nel corso del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione riunitosi nei giorni scorsi in Prefettura. Il counsellor esperto si recherà – e questa è la novità dell’iniziativa – nei centri di accoglienza della regione per spiegare agli ospiti e agli operatori in che cosa consiste e come funziona il programma “Ritorno Volontario Assistito e Reintegrazione” che permette di rientrare in patria, in condizioni di sicurezza e dignità, ai migranti che ne facciano espressa richiesta.

Il progetto, finanziato dal fondo europeo Fondo Asilo Migrazione e Integrazione, è molto articolato e comprende l’organizzazione del viaggio, fornitura dei biglietti, assistenza nel rilascio dei documenti di viaggio e assistenza di personale OIM agli aeroporti di partenza e in eventuali paesi di transito, servizio di accompagnamento per migranti vulnerabili con problemi di salute, erogazione di un’indennità di prima sistemazione (per ciascun componente del nucleo familiare) pari a 400 euro in contanti da corrispondere a tutti i beneficiari prima della partenza; contributo alla reintegrazione in beni e servizi erogato nei paesi di origine tramite gli uffici OIM in loco e da assegnare a tutti i beneficiari nella misura di 1600 euro per singoli e capi famiglia, 800 euro per i parenti maggiorenni a carico e 480 per i minorenni a carico (solo se in partenza con il capo famiglia). E, poi, integrazione del contributo alla reintegrazione nel paese d’origine per i migranti con problemi di salute; supporto all’accesso a strumenti di micro-credito in alcuni paesi d’origine, monitoraggio entro sei mesi dal ritorno in stretta collaborazione con gli uffici OIM nel paese d’origine. Potranno beneficiare dell’iniziativa i cittadini di Paesi terzi in Italia, regolari e irregolari, anche richiedenti asilo che non abbiano ancora ricevuto una risposta negativa definitiva alla loro domanda di soggiorno o di protezione internazionale, in difficoltà e vulnerabili, così come quelli con problemi di salute e anziani.