Assaltarono 2 portavalori in A12, arrestato il commando

30 agosto 2017 | 10:39
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Assaltarono 2 portavalori in A12, arrestato il commando

Nel settembre del 2016 avevano assaltato due furgoni portavalori in A12, fra Rosignano e Collesalvetti, ingaggiando con gli autisti un violento conflitto a fuoco. A distanza di 11 mesi la Polizia di Stato ha eseguito stamani (30 agosto) una serie di arresti nei confronti dei presunti componenti del commando.

Coinvolte in particolare una serie di persone residenti a Cerignola, in provincia di Foggia, accusati di essere gli esecutori materiali di quell’assalto. Dalle prime ore di oggi, infatti, i poliziotti della Squadre mobili di Firenze, Pisa, Ancona e Foggia, con il coordinamento e la partecipazione diretta del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, stanno eseguendo una maxi ordinanza, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Pisa su richiesta della Procura di Pisa, che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di numerosi soggetti, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di tentata rapina, porto abusivo di arma da fuoco, ricettazione e riciclaggio.
Le indagini – fa sapere una nota della polizia – hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari nei confronti di un gruppo criminale, composto da pregiudicati di Cerignola. Secondo l’accusa, lo scorso 30 settembre il gruppo aveva assaltato due furgoni blindati della ditta Btv
Mondialpol adibiti a trasporto valori, uno dei quali contenente circa 6 milioni di euro, lungo il tratto dell’A12 che attraversa il territorio di Fauglia, nella corsia in direzione nord.
Le successive indagini avrebbero anche evidenziato il coinvolgimento degli stessi soggetti in un analogo episodio, avvenuto nel settembre 2015 sull’autostrada A14, nei pressi di Ancona.
Nel caso di Fauglia, in particolare, il commando aveva simulato l’appartenenza alle Forze di Polizia con falsi lampeggianti e palette di segnalazione per bloccare l’autostrada A12, assaltando con fucili
mitragliatori i due furgoni blindati ed ingaggiando con gli autisti un violento conflitto a fuoco. Il gruppo armato, tuttavia, non era riuscito a forzare la blindatura del furgone che aveva resistito ai tentativi di apertura.
Nella stessa indagine sono in corso anche una serie di perquisizioni personali e domiciliari, nei confronti di altri soggetti indagati in stato di libertà per gli stessi reati.