Lavoro, l’estate porta 6mila posti nelle aziende pisane

7 agosto 2017 | 11:36
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Lavoro, l’estate porta 6mila posti nelle aziende pisane

In tutto sono 6.260 i contratti di lavoro offerti dalle aziende della provincia di Pisa nel trimestre luglio-settembre 2017. In pratica, il 16,1% delle aziende pisane ha programmato di effettuare almeno un’assunzione nel perido estivo, anche se 7 contratti su 10 saranno comunque a tempo determinato. Le opportunità riguardano infatti i settori del turismo, del commercio e dei servizi in genere, anche se pure il settore moda legato alla filiera della pelle sta facendo la propria parte con circa 670 posizioni offerte. A dirlo cono i dati della Camera di Commercio di Pisa.

Dati che indicano da un lato un’offerta di lavoro concreta, seppure limitata nel tempo, ma dall’altra mettono in luce la difficoltà delle imprese a trovare le figure richieste: oltre una ditta su quattro, infatti, non riesce a trovare il personale di cui ha bisogno.

I numeri
Il 16,1% delle imprese pisane con almeno un dipendente in media nel 2016 ha programmato di effettuare ben 6.260 assunzioni nel trimestre luglio-settembre 2017: 2.410 nel solo mese di luglio. Pisa, nel trimestre, si posiziona al di sotto sia a livello regionale (17,9%) che nazionale (16,9%). Il 78% degli ingressi in provincia di Pisa riguarderà lavoratori dipendenti, il 16% persone in somministrazione mentre nel 5% gli ingressi saranno con rapporti di collaborazione. Tra i dipendenti solo il 21% degli ingressi sarà però a tempo indeterminato, il 70% sarà a tempo determinato ed il 7% entrerà con contratto di apprendistato. Il 28% delle assunzioni riguarderà lavoratori under 30 contro una media nazionale del 35% e Toscana del 30%) mentre la quota di assunzioni in rosa sarà di appena il 34% rispetto al 36% nazionale ed il 40% toscano. Il 15% dei posti sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (profili high-skill): una quota identica a quella regionale ma inferiore alla media nazionale che arriva al 18%.
Questo, in sintesi, quanto emerge dall’analisi del sistema informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere in accordo con l’ANPAL, sulle previsioni di assunzione delle imprese private dell’industria e dei servizi per il periodo tra luglio e settembre 2017 ed analizzato dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Pisa. L’indagine ha coinvolto un campione di 1.005 imprese della provincia di Pisa.

Tra le diverse aree, quella pisana risulta la più dinamica
Novità dell’indagine, oltre alla mensilizzazione dei risultati, anche la possibiltà di avere elaborazioni a livello di Centri per l’Impiego. Degli oltre 6mila ingressi del periodo luglio-settembre 2017 ben 2.870 saranno appannaggio di imprese che operano nel territorio di compentenza del Centro per l’Impiego di Pisa (qui il 18% delle imprese assume), 290 di quello di Volterra (16% il tasso di assunzione), 1.730 di quello di Pontedera (15,5% il tasso di assunzione), 1.370 di quello di Santa Croce sull’Arno dove la quota di imprese che intendono assumere si ferma al 14%.

Servizi in prima fila
La terziarizzazione dell’economia emerge con forza dalla domanda di lavoro per settore di attività. Le assunzioni di lavoratori saranno infatti assorbite per due terzi dai servizi (4.220 ingressi) dove risulta prevalente la categoria degli altri servizi (2.420 assunzioni tra quelli alla persona, trasporti e logistica, servizi operativi, informatica, servizi avanzati, ecc.) rispetto a turismo-alloggio-ristorazione (980) e commercio (820). Le 1.510 assunzioni nel manifatturiero saranno per lo più concentrate nella moda (670, grazie ovviamente al conciario) seguiti dalla metalmeccanica- elettronica (220). Infine 530 saranno gli ingressi nelle costruzioni.

Dal turismo e servizi le maggiori occasioni
Tra le professioni più richieste per il periodo estivo troviamo quelle afferenti ai servizi, come gli addetti alla pulizia (430 assunzioni), i camerieri (320, dei quali il 33% di difficile reperimento), i conducenti di mezzi pesanti (320, il 30% di difficile reperimento) ed i commessi di negozio (300). A seguire troviamo gli installatori e manutentori di impianti fotovoltaici (220) e gli addetti all’amministrazione (210, il 32% dei quali difficili da trovare). 180 ingressi saranno invece per addetti al carico scarico merci e per baristi (il 53% di questi ultimi di difficile reperimento) mnetro 150 saranno gli ingressi sia dei confezionatori di capi in pelle che degli operatori socio-sanitari.

Per alcune professioni è difficile trovare il candidato giusto
Specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche (70 ingressi, il 73,8% dei quali di difficile reperimento), operai metalmeccanici ed elettromeccanici (120, 66,7%), operai specializzati e conduttori di impianti nel settore moda (560, 60,7%) sono i profili che le aziende pisane tra luglio e settembre 2017 faticheranno di più a trovare sul mercato. In tutto sono circa 1.710 le posizioni di lavoro considerate problematiche da coprire con candidati idonei, ovvero il 27,3% delle 6.260 entrate previste dalle aziende pisane nel periodo considerato: valore al di sopra sia della media nazionale 20,6% che di quella regionale (21,8%).

Il commento del Presidente Valter Tamburini
“Se oltre un’impresa su quattro fatica a trovare il personale di cui ha bisogno – commenta il Presidente della Camera di Commercio di Pisa Valter Tamburini – possono esserci varie spiegazioni. Una fa riferimento alla circolazione delle informazioni, un’altra al gap tra formazione e fabbisogni delle imprese. Per migliorare il rapporto tra imprese, scuola e lavoratori il Governo ha di recente potenziato e resa obbligatoria l’attività di alternanza tra scuola e lavoro: l’obiettivo è quello di orientare le scelte degli studenti, di agevolare la selezione del personale da parte delle imprese, di stimolare il ridisegno dei piani di offerta formativa delle scuole che si confrontano sempre più di frequente con le imprese. In questo ambito la Camera di Commercio di Pisa e la Fondazione per l’innovazione e lo Sviluppo imprenditoriale Isi – conclude Tamburini – stanno progettando percorsi di alternanza con inserimento in aziende del settore turistico e agroalimentare che consentano alle Pmi questa collaborazione con i giovani e la scuola, prevedendo una serie di servizi di supporto e un indennizzo economico del tempo investito”.