“Non aprire quella porta”, ha in casa droga nascosta nel battiscopa

9 giugno 2017 | 09:02
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“Non aprire quella porta”, ha in casa droga nascosta nel battiscopa
“Non aprire quella porta”, ha in casa droga nascosta nel battiscopa
“Non aprire quella porta”, ha in casa droga nascosta nel battiscopa

Durante i normali controlli in zona stazione, personale della sezione volanti del commissariato di Pontedera e del nucleo prevenzione crimine di Firenze hanno notato davanti alla stazione ferroviaria due persone che incontravano una terza e dopo alcuni minuti si erano allontanati in direzioni opposte.

Immediatamente la pattuglia composta da personale in abiti civili, dopo aver allertato altro personale in divisa che stava effettuando un controllo piazza Vittime dei Lager dei Nazisti, ha proceduto al pedinamento della terza persona che si dirigeva verso villaggio Gramsci. Nel frattempo, personale in divisa ha fermato, in zona non visibile, gli altri due, un italiano e un tunisino di Cecina che non hanno dato spiegazioni plausibili circa la loro presenza a Pontedera e inoltre hanno dichiarato di non conoscere il quarto uomo che si trovava poco prima in loro compagnia.
Sottoposti a controllo sommario su strada, l’italiano 23enne è stato trovato in possesso di due blocchi di hashish per un peso complessivo di oltre 191 grammi nonché la somma di 375 euro in contanti mentre il tunisino 29enne aveva svolto solo la funzione di intermediario per la quale sarebbe stato ricompensato con una parte di stupefacente.
Alla luce di ciò, immediatamente gli altri tre equipaggi di polizia hanno bloccato anche il terzo uomo poiché vi era il fondato sospetto che fosse lo spacciatore della sostanza stupefacente anche ma non solo perché era l’unico dimorante a poca distanza dal luogo ove si stava compiendo l’operazione di polizia.
L’uomo, 31enne marocchino, è stato quindi accompagnato a casa per procedere a una perquisizione domiciliare. All’arrivo nella piazza all’interno del villaggio Gramsci, l’uomo ha gridato alla moglie di non aprire alla Polizia perché secondo lui non aveva un mandato (troppi film visti o stratagemma per far nascondere qualcosa). Dopo qualche minuto, la moglie sudamericana, ha aperto la porta consentendo la perquisizione. Controllando tutta l’abitazione, nascosti dietro il battiscopa della cucina, ben occultata è stata rinvenuta altra sostanza stupefacente suddivisa in circa 300 grammi di hashish, 25,24 grammi di cocaina e 0,83 grammi di marijuana, nonché la somma di euro 4.255 euro in contanti e una bilancina di precisione.
Dopo gli adempimenti di rito e la sottoposizione a rilievi foto dattiloscopici, i due stranieri con precedenti di polizia per spaccio di droga e l’italiano stati quindi tratti in arresto per concorso in spaccio di sostanze stupefacenti con il sequestro di 522 gr di hashish, circa 25 grammi di cocaina, 0,80 di marijuana, numerosi telefoni cellulari e schede telefoniche, circa 4600 euro in contanti, verosimilmente frutto dell’attività di spaccio di stupefacenti, dato che nessuno dei tre svolge alcuna attività lavorativa conosciuta e legale.
L’uomo, a una tv locale, pochi giorni fa, aveva lamentato la presenza in quella zona di stranieri che spacciavano droga.
Il sindaco Millozzi
“Voglio ringraziare pubblicamente le forze dell’ordine – ha detto il sindaco di Pontedera Simone Millozzi – e in questo caso in particolare la Polizia di Stato (il commissariato di Pontedera e il nucleo prevenzione crimine di Firenze) per aver stroncato un traffico di droga che coinvolgeva almeno tre spacciatori nella zona della stazione ferroviaria. L’attenzione delle forze dell’ordine e della nostra polizia locale è massima e devo dire che la loro capacità di intervenire e bloccare i malviventi è encomiabile ed apprezzata. Ogni criticità che si è registrata in questi giorni è stata prontamente affrontata e risolta. Gli autori dei reati vengono immediatamente identificati ed assicurati alla giustizia. Come ho già detto però, e non vorrei ripetermi ogni volta, ritengo che occorra lavorare sulla certezza della pena e nella capacità di evitare il ripetersi dei fenomeni da parte degli stessi autori.
Continueremo in una azione sinergica e costante con l’obiettivo comune di sostenere con forza l’idea che in città non può esservi spazio per chi, commettendo reati, mina la pacifica convivenza e la coesione sociale. Stiamo perseguendo questa strada con attenzione e determinazione”.