Rifondazione, Paola Bigongiari nuova segretaria provinciale

7 maggio 2017 | 15:49
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Rifondazione, Paola Bigongiari nuova segretaria provinciale

Si apre un nuovo percorso nella sinistra pisana e provinciale. Alla fine di un congresso che ha visto la nascita di una nuova segreteria provinciale unitaria, il Partito della Rifondazione Comunista ha eletto come segretaria dell’area pisana Paola Bigongiari. 

Classe ’63, infermiera e responsabile dell’unità funzionale gestione infermieristica della SdS Zona Pisana, Bigongiari viene da una lunga militanza sindacale in Cgil e politica nel Pci e nel Prc, partiti in cui a suo tempo si distinse anche il padre Danilo, storico esponente della sinistra pisana. Di fronte al partito una fase che guarda al radicamento, ma anche alle elezioni 2018. “Abbiamo iniziato un percorso con le forze radicalmente alternative a chi governa Pisa e restiamo fedeli a quello. Abbiamo molto da lavorare e purtroppo, malgrado l’impegno ineguagliabile dei consiglieri Francesco Auletta e Marco Ricci, quella pisana è una realtà in cui tante ingiustizie restano – dice. – Penso a chi ha sempre più difficoltà ad accedere a servizi minimi, alla casa, al lavoro. Ma penso anche a questioni irrisolte come quello degli spazi”. Il riferimento è al recente sgombero dell’ex Limonaia? “Assolutamente. Chi governa Pisa ancora tratta problemi sociali come fossero di ordine pubblico, vedendo negli spazi solo un’occasione di speculazione. Intanto molti edifici sono lasciati all’abbandono. Il loro utilizzo da parte delle parti sociali potrebbe essere occasione di rilancio, anche economico. Ci sono poi aspetti connessi a questo, come la memoria della città ed il problema abitativo. La maggioranza boccia le nostre proposte sul rudere Pampana sul lungarno, autentica vergogna, rispondendo con regolamenti sull’utilizzo degli spazi inadeguato. Al tempo stesso si lasciano incancrenire situazioni nei quartieri come quella a Sant’Ermete, dove c’è gente che chiede case e tempi certi. Pesi e misure ben diverse da quelli usati con altri soggetti in città”. Tipo? “Penso allo scandalo delle fideiussioni, ma anche ai milioni di euro mai riscossi dal comune di Pisa da aziende legate a Bulgarella ed altri. A qualcuno si fanno sconti, ad altri si risponde con sfratti, smantellamento del trasporto pubblico, derive securitarie “alla Minniti” o timide risposte come quelle date ai lavoratori dei Cantieri Navali. La vera emergenza a Pisa è sociale. Su questo la politica si deve concentrare e su questo ci troveranno”. La segreteria sarà composta da: Luca Barbuti, Beatrice Bardelli, Giovanni Bruno, Jacopo Cambi, Andrea Corti, Barbara Giannini, Mario Minuti, Federico Oliveri.

Nilo Di Modica