
I primi sintomi si sono manifestati venerdì e le tipiche eruzioni cutanee sono arrivate pochi giorni dopo. Ma è stato il peggioramento di oggi 31 marzo a spingere una radiologa dell’ospedale Meyer di Firenze che risiede a Empoli a recarsi al Pronto Soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Empoli munita di mascherina, insieme al marito, medico anche lui.
La donna è stata messa subito in isolamento in un’apposita stanza. Non essendoci stato alcun contatto, neppure con altri operatori, non è stato necessario attivare la profilassi di rito, anche se saranno effettuati specifici interventi di sorveglianza. Questo episodio fa seguito ad altri casi analoghi, registratisi in vari ospedali della Toscana.
Maria Grazia Santini, direttore dell’Igiene pubblica di Firenze dell’Ausl Toscana Centro invita la popolazione a vaccinarsi in quanto “l’aumento del numero delle persone non vaccinate contro il morbillo fa crescere progressivamente il numero degli ammalati”. Il morbillo è una malattia infettiva esantematica, altamente contagiosa che si diffonde facilmente per via area. Solo il vaccino può prevenire la malattia che può avere anche gravi complicanze. Le coperture vaccinali nei bambini piccoli, soprattutto per quanto riguarda il morbillo, da anni sono al di sotto del 95% che è considerata la soglia utile per ottenere la cosiddetta immunità di gregge, che eliminerebbe la circolazione del virus. In Toscana la copertura è pari all’88,72%, secondo i dati del 2015, relativi ai bambini nati nel 2013. Nel 2011 la media regionale era 92,05%, nel 2012 pari a 91,13%, nel 2013 era 90,07%, nel 2014, invece, 89,31%. A livello regionale sul totale della coorte dei nuovi nati nel 2013 (28.937 bambini) risultano non vaccinati 3.264 bambini.
Il morbillo è ancora endemico in 6 Paesi dell’Unione Europea, tra cui in Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia e Romania. In Italia, dall’1 gennaio al 26 marzo, si sono registrati ben 1.010 casi di morbillo.