Capannoli riavrà il teatro, l’inaugurazione terminati i lavori

Nuova vita per il piccolo teatro comunale di Capannoli, che il prossimo sabato sarà inaugurato in grande stile dopo oltre un anno di lavori di ristrutturazione. Il cantiere finalmente sarà terminato e sarà riconsegnato alla comunità capannolese uno dei suoi centri culturali più importanti: alle 11, al taglio del nastro, parteciperanno varie autorità, compresa l’assessore regionale alla cultura Monica Barni.
Un piccolo grande evento, alla fine di lavori costati circa 240mila euro, 90mila dei quali sono arrivati da un finanziamento regionale e sono serviti prevalentemente per il rifacimento della facciata esterna, che da oggi si caratterizzerà anche per una scritta, “Teatro”, sopra il balcone. Il resto dei soldi è stato messo in campo dal Comune per la ristrutturazione completa degli interni, del tetto, della platea e dei nuovi accessi. Un gioiellino che, promettono in municipio, sarà irriconoscibile rispetto al teatro messo in sesto la prima volta trent’anni fa. “L’ammodernamento è stato completo e non facile, trattandosi di una struttura inserita all’interno di un edificio più ampio – dice la sindaca Arianna Cecchini – Adesso però è tutta un’altra cosa. Non più un edificio anonimo, ma un teatro vero e proprio, ben riconoscibile anche all’esterno, con una scritta che lo qualifica per quello che è e sarà: un teatro, al cento per cento”. L’estetica in questo caso segue le funzioni specifiche dell’edificio, che fino ad ora ospitava numerose associazioni e ora, invece, sarà sede stabile di una compagnia. Il bando di selezione è già forte di alcune manifestazioni d’interesse da parte di compagnie locali.
La storia
Costituito da una sala rettangolare con galleria sorretta da colonnine, 115 posti, il teatrino sorge in un edificio realizzato alla fine dell’Ottocento dalla Società di Mutuo Soccorso nella piazza centrale. Dopo che nel 1921 la Società di Mutuo Soccorso fu trasformata in Fascio di Combattimento, il teatro fu utilizzato per rappresentazioni teatrali e pubbliche adunanze fino al 1944, quando cessò l’attività a causa dei danni provocati dalla guerra.
Passato in proprietà al Comune, l’immobile è stato recuperato alle sue funzioni con un intervento di restauro negli anni ’80, dove venne dotato di un nuovo foyer e servizi consoni. Gestito dal Comune, a partire dal 1995, è divenuto via via un punto di riferimento per rassegne dedicate ai ragazzi, salvaguardate nella continuità dalla compagnia Tellurius Associati anche nel periodo di ristrutturazione, che ha interessato tutto il 2016.
Nilo Di Modica