Rifiuti, telecamere a Pontedera contro gli abbandoni – Foto






Sono stati pizzicati con il sacchetto in mano. Immortalati un istante prima di depositare il sacco di rifiuti, spesso vicino ad un cestino o alla campana del vetro, in altri casi in aperta campagna. Sono gli “irriducibili” dell’abbandono abusivo, beccati dalla polizia municipale dell’Unione Valdera nel territorio comunale di Pontedera.
Trentasei in tutto le persone beccate dall’inizio dell’anno, di cui il 75% italiani e il 40% pontederesi, rintracciati dalle facce e dalle targhe dei veicoli. Una volta pizzicati e convocati dalla municipale, sono stati costretti a scusarsi e a togliere i propri rifiuti, oltre a dover pagare multe che, lo ricordiamo, possono ammontare dai 133 e 167 euro, fino a portare, nei casi più gravi, anche alla denuncia penale. In due casi, infatti, sono state fatte anche due denunce. Il tutto grazie ad un sistema di 30 telecamere fisse e 4 mobili già in funzione a Pontedera. Sistema che sta funzionando secondo il comandante Michele Stefanelli: “Ancora non abbiamo trovato recidivi – dice – una volta ‘bastonati’ capiscono. E da parte nostra sarà sempre più facile riuscire ad identificarli”. Elemento, questo, chiarito anche dal sindaco Simone Millozzi, che ha anticipato un ulteriore incremento degli occhi elettronici in Valdera grazie ad un bando recentemente vinto. “Come Unione abbiamo ricevuto 38mila euro – spiega. – Soldi che spenderemo per dare una mano agli uomini della Polizia Municipale sul fronte degli strumenti tecnologici. Arriveranno altre telecamere”.
“La pazienza è finita, è venuto il momento di dire basta ad un fenomeno odioso che non ha alcun senso – tuona l’assessore Matteo Franconi. – Stiamo parlando di un grave danno alla collettività portato avanti da persone che concorrono, esse stesse, a far aumentare i costi della raccolta, quindi anche i loro. Solo nel 2016 l’esborso per il recupero dei rifiuti abbandonati è costato 50mila euro. Tutte spese che poi vanno inevitabilmente ad incidere sulla Tari pagata da tutti”.
Nilo Di Modica