“Grati al loro coraggio e al lavoro silenzioso”, vigili del fuoco Usar dal Prefetto

“È al loro coraggio, al loro lavoro silenzioso, alla loro dignità, alla loro fatica, alla loro professionalità di uomini dello Stato che tutti dobbiamo gratitudine e riconoscenza”. Lo ha detto il prefetto di Pisa Attilio Visconti ricevendo, oggi 25 gennaio, i vigili del fuoco che dal 19 gennaio sono intervenuti in soccorso delle popolazioni abruzzesi così duramente colpite dalle avversità meteo. In prefettura c’erano i 16 vigili che fanno parte dell’Unità Usar, quella che dalle macerie dell’Hotel Rigopiano a Farindola in Abruzzo ha estratto i primi sopravvissuti, bambini compresi.
“E’ una squadra che costituisce un’altra eccellenza pisana – sottolinea ancora la Prefettura -, nata all’interno del comando provinciale di Pisa 15 anni fa e composta da uomini di grande professionalità, che con il tempo si è andata perfezionando fino a diventare la prima realtà nazionale impiegata già nel terremoto dell’Aquila”.
Sono 34 le persone del comando di Pisa e di Firenze che intervengono in scenari di crollo causati da terremoti, incendi, disastri industriali e – dopo questa esperienza – anche in caso di valanghe, per individuare e recuperare rapidamente persone sotto le macerie. La squadra è dotata di apparecchiature e strumentazioni tecnologiche all’avanguardia come geofoni, termo camere, telecamere da ricerche e tante altre. Per migliorare la propria professionalità il personale frequenta un corso di due settimane al polo didattico Usar di Pisa dove acquisisce dimestichezza con le attrezzature strumentazioni e tecniche di penetrazione in macerie oltre che metodi e sistemi di progettazione pianificazione e coordinamento dell’intervento. La squadra di Pisa ha già partecipato anche a missioni internazionali quali lo tsunami del sud-est asiatico, il terremoto di Haiti, in Nepal in Ecuador.
Il Prefetto ha voluto sottolineare come i vigili del fuoco siano stati chiamati a una prova tra le più complicate “proprio per la complessità dello scenario dove intervenire a causa delle condizioni meteo assai critiche, dal grande freddo e dalla presenza delle macerie dell’albergo. Un intervento in prima linea che si è svolto in condizioni proibitive, ma reso possibile grazie alla professionalità, alla competenze, allo spirito di abnegazione che fa parte del Dna della loro professione e che ne fa qualcosa di unico e ineguagliabile”.