Niente scuola senza vaccino, legge entro settembre

24 gennaio 2017 | 13:48
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Niente scuola senza vaccino, legge entro settembre

“Quella che abbiamo approvato oggi è una misura a tutela della salute pubblica di tutta la comunità. In primo luogo dei bambini e soprattutto di quelli più deboli: quelli che per motivi di salute, immunodepressi o con gravi patologie croniche, non possono essere vaccinati e sono quindi i più esposti ai contagi”. Lo ha detto il presidente della Toscana Enrico Rossi dopo l’approvazione, oggi in giunta, della vaccinazione obbligatoria per l’accesso all’asilo nido e alla scuola materna. La giunta regionale ha approvato la proposta di legge presentata dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, che ora seguirà l’iter per l’approvazione in consiglio regionale.

Entro 60 giorni dall’entrata in vigore, poi, la giunta approverà specifiche linee guida e modalità attuative della legge, anche tenendo conto dei casi in cui la vaccinazione deve essere omessa o differita per accertati pericoli concreti per la salute del bambino, in relazione a specifiche condizioni cliniche. L’obiettivo è avere la legge in vigore all’inizio del prossimo anno scolastico. I genitori, quindi, al momento dell’iscrizione, dovranno aver effettuato le vaccinazioni obbligatorie e anche quelle raccomandate dal Piano nazionale prevenzione vaccinale.
“Con questo intervento – spiega ancora Rossi – consolidiamo ciò che di buono è stato fatto in questi anni e facciamo un ulteriore passo in avanti. La Regione Toscana ha oggi confermato di avere un ruolo attivo per proteggere e garantire la salute di tutti non lasciando campo aperto a involuzioni pseudoscentifiche”.
“La vaccinazione – sottolinea Stefania Saccardi – è un atto di responsabilità dei genitori nei confronti dei propri figli e dell’intera comunità. Vaccinare il proprio bambino vuol dire proteggerlo da tante malattie, oggi drasticamente ridotte proprio grazie ai vaccini. Ed è anche un gesto responsabile nei confronti di quei bambini che, per particolari patologie, non possono essere vaccinati e quindi sono più esposti al rischio di malattie. Negli ultimi anni anche in Toscana, come a livello nazionale, stiamo assistendo a un calo preoccupante della copertura vaccinale. Come Regione, a ottobre abbiamo varato la campagna Dammi un vaccino, per ricordare a tutti che il vaccino è lo strumento più efficace e sicuro per la prevenzione delle malattie infettive. Ora abbiamo deciso anche di intro durre l’obbligo delle vaccinazioni per l’ingresso all’asilo nido e alla scuola materna”.

Questi i vaccini previsti dal Piano nazionale come obbligatori per i bambini: poliomielite, difterite, tetano, epatite B. E questi i vaccini raccomandati (che però, avvertono gli esperti, non vanno ritenuti meno importanti di quelli obbligatori): pertosse e haemophilus B (che sono nell’esavalente insieme ai 4 obbligatori), meningococco C e B, pneumococco, morbillo, rosolia, parotite, varicella.
L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) stima che ogni anno circa 3 milioni di persone, tra cui moltissimi bambini, siano salvati grazie ai vaccini. Tuttavia ancora oggi circa un milione e mezzo di persone perdono la vita ogni anno nel mondo per malattie potenzialmente prevenibili con un vaccino. Questo perché un bambino ogni 5 a livello globale non viene vaccinato. E se da una parte i Paesi in via di sviluppo compiono enormi sforzi per migliorare le copertura vaccinali, dall’altra, soprattutto nei Paesi più avanzati si assiste a un calo dell’adesione ai programmi vaccinali.
Il Piano nazionale di prevenzione vaccinale si pone l’obiettivo di mantenere una percentuale di copertura vaccinale del 95% per tutte le vaccinazioni, perché scientificamente garantisce una adeguata protezione di comunità (la cosiddetta immunità di gregge). Questa protezione è fondamentale sia per ridurre la circolazione dei patogeni, che per proteggere quella parte di popolazione che per reali controindicazioni mediche non può effettuare alcune vaccinazioni, o che non è in grado di rispondere al vaccino con un’adeguata risposta immunitaria.
Negli ultimi tre anni anche in Toscana si sta assistendo a un calo che, anche se meno pronunciato di quanto accade nel resto d’Italia, porta le coperture vaccinali per tutte le vaccinazioni al di sotto della soglia del 95% (con la sola eccezione dell’antitetanica).