A Pontedera il primo pane toscano Dop della provincia



Sbarca anche in provincia di Pisa il marchio del “Pane Toscano Dop”, il nuovo riconoscimento varato da Bruxelles lo scorso mese di marzo. A sfornare il primo pane interamente toscano è la Casa del Pane di Pontedera, di Francesco Gori & C. Dopo il riconoscimento come miglior panettone artigianale della regione, la nota attività pontederese è la prima a potersi fregiare del nuovo marchio, per il quale è prevista l’adesione al Consorzio del pane toscano Dop, rispettando diligentemente un apposito disciplinare e l’uso di materie prime studiate e selezionate.
Un riconoscimento, quello del Pane Toscano Dop, che rappresenta il risultato di un percorso iniziato ormai circa 15 anni con il sostegno della Cna regionale. Un percorso guidato passo passo da Roberto Pardini, oggi direttore del Consorzio, ospite questa mattina (21 dicembre) nella sede della Cna di Pontedera per celebrare l’arrivo del nuovo marchio anche in terra pisana. “Da parte nostra siamo costantemente impegnati per tutelare le produzioni di qualità – ha commentato il presidente della Cna di Pisa Matteo Giusti – e sull’enogastronomia c’è molto da lavorare per combattere le scorciatoie di chi vuole scrivere il brand ‘Toscana’ o ‘Tuscany’ sui propri prodotti. La cetificazione della Dop va proprio in questo senso”.
“La produzione del Pane Toscano Dop – ha spiegato il direttore Pardini – avviene in regione utilizzando grano di specifiche qualità caratterizzanti la cerealicoltura toscana, le cui peculiarità si riscontrano anche nei giusti quantitativi di glutine”. Oltre 50 le aziende agricole che hanno aderito al Consorzio, in modo da offrire una materia prima che viene poi lavorata da 3 mulini e da una 30ina di panificatori “Anche la molitura, ovviamente, viene effettuata in Toscana – prosegue Pardini – per conservare le caratteristiche organolettiche delle farine toscane, mantenendo inoltre integralmente il Germe, ormai scomparso dalle farine tradizionali dedicate alla panificazione industriale”. Quanto ai lieviti, si utilizza unicamente lievitazione naturale a pasta acida, senza nessuna aggiunta di lievito di birra o di altri naturali ingredienti da difformi elementi. Il pane così ottenuto è caratterizzato da un gradevole aroma, apportato da particolari composti risultanti dalle fermentazioni secondarie tipiche ed esclusive della pasta acida. Questo pane, inoltre, si conserva di più rispetto a quello prodotto con lieviti industriali o lievito di birra, mantenendo più a lungo le caratteristiche di morbidezza ed elasticità, peculiarità molto utili quando il pane veniva preparato una volta la settimana.
Per potersi fregiare del marchio occorre aderire al Consorzio e rispettare un apposito disciplinare di panificazione. “Quali sono i benefici? – risponde Pardini – Innanzitutto la soddisfazione di poter realizzare un prodotto con un prezzo che ripaga degli sforzi fatti. E poi la possibilità di lavorare con la grande distribuzione, attraverso gli accordi che come Consorzio stiamo stipulando con Coop e Conad. Verso questo prodotto c’è grande interesse”. (g.p.)