Terre di Presepi, gli appuntamenti in Valdera e Valdarno

30 novembre 2016 | 12:55
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Terre di Presepi, gli appuntamenti in Valdera e Valdarno
Terre di Presepi, gli appuntamenti in Valdera e Valdarno
Terre di Presepi, gli appuntamenti in Valdera e Valdarno
Terre di Presepi, gli appuntamenti in Valdera e Valdarno
Terre di Presepi, gli appuntamenti in Valdera e Valdarno
Terre di Presepi, gli appuntamenti in Valdera e Valdarno

L’anno scorso abbiamo debuttato anche noi, aggiungendo una terra virtuale alle Terre dei Presepi (qui Terre di presepi anche virtuale, in diretta su Lucca e Cuoio). Una rassegna che torna anche quest’anno e che collega in un unica, grande, natività quelle aderenti della Toscana, così da aumentare in modo esponenziale visibilità e visitatori.

“E’ quanto di più bello ci possa essere per conoscere – spiega Fabrizio Mandorlini, giornalista, portavoce e promotore di Terre di Presepi – la Toscana attraverso i presepi, il mistero della Natività e con essa tanti luoghi caratteristici, ricchi di storia e di arte della nostra terra. La Toscana dei campanili con i presepi è superata ed è diventata un’unica grande proposta unitaria”. In un lungo viaggio ricco di sorprese e di tradizioni, quello nella Toscana dei presepi, che tra pochi giorni apriranno al pubblico. Ecco quelli più vicini.
In Valdera a Usigliano di Lari, nei luoghi che hanno dato i natali a padre Bellarmino Bagatti il più noto archeologo di Terra Santa, è visitabile il Museo permanente del presepe della civiltà contadina e accoglie nelle cantine dell’AnticaFattoria Castelli una collezione pregevole con quaranta realizzazioni del presepista Claudio Terreni. A Forcoli nel comune di Palaia Massimo Brini realizza presepi dal 1978. Quando arriva il momento giusto toglie alcuni tavoli dalla sua pizzeria e realizza un’opera ogni anno sempre più grande. Brini ha preparato un supplemento di movimenti (in tutto sono più di sessanta personaggi) che si attivano, come in un juke-box, con una moneta (aperto dal 9 dicembre). A Nicosia di Calci a pochi chilometri dalla Certosa, al “Presepio che cresce” i personaggi sono realizzati in gesso lavorato e pitturato e i vestiti con tessuti adatti all’epoca. Ogni anno viene creato un nuovo personaggio, è così da tanti anni. Il presepe ora occupa una buona parte della chiesa (aperto dal 25 dicembre). A Nodica, una frazione di Vecchiano, Lino Bertagni ha realizzato in un locale sopra al circolo, accanto alla chiesa dei santi Simone e Giuda, un presepe classico con paesaggi realistici. È stato realizzato otto anni fa e ogni anno viene ampliato e modificato. Occupa 24 metri quadrati e ha sedici movimenti fatti a mano. Alla Badia San Savino alle porte di Pisa, ma nel comune di Cascina, andrà in scena per l’Epifania un presepe vivente ambientato all’anno zero che ripercorrerà per intero, in tante scene, il mistero della Natività, dal censimento, all’arrivo dei magi, riproponendo la vita del paese con mercati e antichi mestieri (6 gennaio).
In Valdarno a San Miniato, la via dei presepi si snoda sui due chilometri del crinale della città ed è caratterizzata dal Calendario dell’Avvento (dall’1 dicembre al 15 gennaio), una mostra collettiva sul tema del “Natale e il creato” realizzata da quaranta artisti sulle finestre dello storico seminario. Ogni giorno, per 25 giorni viene collocata un’opera, poi da Natale, l’insieme diventa un presepe murale da record godibile da tutti i visitatori. Ci sono poi i “presepini” spontanei visibili (dal 18 dicembre al 6 gennaio) con una passeggiata campestre lungo i vicoli carbonari e il presepe artistico di Mario Rossi, oltre ai tanti presepi artistici e tradizionali. A Cigoli, il paese che ha dato i natali all’artista Lodovico Cardi, il presepe, tra i più tecnologici d’Italia, avrà ancora maggiori suggestioni. Viene inaugurato il 6 dicembre nell’anniversario della restituzione dell’immagine della Madonna dopo il furto del 1980 di cui quest’anno si ricorda il trentesimo anniversario. A San Miniato Basso il presepe è vivente (26 dicembre e 6 gennaio). In esso sono coinvolti ogni anno oltre duecento figuranti per una rappresentazione scenica di notevoli dimensioni arricchita dalle principali scene di vita al tempo della nascita di Gesù e la ricostruzione del villaggio di Betlemme. A Montopoli val d’Arno il presepe è tradizionale nella sacrestia della pieve (dall’8 dicembre all’8 gennaio) e ha una veste nuova: un fondale panoramico che raffigura gli angoli più caratteristici della cittadina. Nella vicina Marti il comitato organizzatore allestisce oltre cento presepi (11 dicembre-8 gennaio) in un percorso che conduce dalla pieve di Santa Maria, lungo le vie e gli angoli caratteristici del borgo, nella parte alta del paese dove il paesaggio e la vista che appare ci introducono ad altri presepi collocati nei garage e nelle cantine.
Ci sono poi dei presepi artistici che sono vere e proprie opere d’arte di grandi dimensioni. Come a San Romano dove il presepe occuperà, così come dagli anni Trenta, l’intero chiostro del convento, una vera e propria opera monumentale per ingegno e realizzazione. Quest’anno il focus sarà sulle fragilità della terra e in particolare sui recenti terremoti che hanno colpito l’Italia centrale (dall’8 dicembre all’8 gennaio). A Fucecchio, nella galleria delle contrade in piazza XX settembre Mario Mercuri ha realizzato un presepe elettromeccanico costituito da duecento personaggi di dimensione proporzionata all’ambiente di collocazione che è di circa 60 metri quadrati. Il presepe è illuminato con alternanza giorno-notte in un ciclo della durata di 11 minuti. I movimenti sono accompagnati da una colonna sonora e da una voce guida che illustra ogni fase. A Castelfranco di Sotto il presepe vivente si svolgerà nel centro storico animato da circa un centinaio di figuranti suddivisi in quadri tematici. E’ realizzato in due sere, il 23 dicembre la prima parte e il 24 dicembre la seconda che si concluderà con la rappresentazione della scena della Natività.