Tar accoglie ricorsi sulle offerte per il Tpl, entro un mese nuova gara

Il Tar della toscana ha annullato l’aggiudicazione della gara del Tpl che era andata a Autolinee toscane che fa capo alla francese Ratp.
Il ricorso presentato da Mobit per chiedere l’annullamento dell’assegnazione della gara verteva su un presunto errore di calcolo da parte della cordata transalpina sugli indici finanziari rispetto a quanto richiesto dal Bando regionale. Non solo il tribunale amministrativo ha anche accolto però il ricorso di Autolinee toscane contro l’offerta presentata da Mobit. Una guerra di carte bollate che in cui il Tar sembra avere ritenuto legittime le impugnazioni di entrambe la parti anche se una scaturita come risposta all’azione giudiziaria promossa da Mobit. Una situazione che ora rischia di bloccare la gare quindi di causare ritardi sui servizi.
proprio su questo aspetto il presidente della regione rossi ha cercato di fare chiarezza spiegando: “La gara unica per l’assegnazione del servizio di Tpl in Toscana non è annullata. La sentenza del Tar in merito al ricorso ed al controricorso presentati dalle due aziende in lizza – Autolinee Toscane e Mobit – non mette in dubbio il percorso di gara regionale. Ad essere contestata è, invece, la correttezza del piano finanziario presentato da entrambi i contendenti”.
“Daremo attuazione – ha continuato Rossi – a quanto richiesto dalla sentenza del Tar – ha aggiunto – chiederemo nuovi piani finanziari più corretti, ma invito caldamente entrambe le aziende a non presentare un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, cosa che produrrebbe ulteriori e pesanti allungamenti e ritardi. Abbiamo fatto una gara, molto complessa ed importante, ma siamo arrivati in fondo senza errori da parte nostra e dunque abbiamo diritto a poter firmare un contratto e dare ai cittadini toscani il servizio che meritano”. Adesso la Regione chiederà alle due aziende una nuova offerta: “”E questa volta – ha detto Rossi – vogliamo che siano fatti bene e che i due player smettano di darsi battaglia a suon di carte bollate. Sarebbe utile se agli avvocati subentrassero consulenti finanziari, in grado di produrre dei piani corretti”.
“Quello che più volte avevo auspicato in attesa della sentenza – ha concluso Rossi – era che la gara non venisse annullata, perché questo avrebbe rappresentato un grave danno per i cittadini. La sentenza di oggi ci dice che il lavoro fatto dalla Regione è stato ben fatto, mentre ci sono errori in entrambi i piani finanziari presentati dalle aziende. In un caso, quello di Autoniee Toscane, il Tar contesta l’aver tolto i primi tre anni di contratto dal calcolo della sostenibilità dell’investimento, nell’altro, quello di Mobit, contesta all’azienda di aver calcolato come periodo della concessione non 11 ma 21 anni. Capisco che l’assegnazione di una gara da 5 miliardi rappresenti per entrambe le aziende un importante obiettivo, ma sia Ratp che BusItalia sono in parte aziende in parte pubbliche e non possono dimenticare di completamente il bene pubblico, trascinando ulteriormente questa guerra di carte bollate”.