Vespa 70, Pontedera prepara tre giorni di festa

19 aprile 2016 | 08:32
Share0
Vespa 70, Pontedera prepara tre giorni di festa

Sembra una vespa!”. E Vespa fu. Così, secondo la storia, naque il nome dello scooter più famoso del mondo. La Vespa, nel prototipo “Paperino” nato nelle officine Piaggio di Biella e ispirato alle piccole motociclette in dotazione ai paracadutisti, esisteva già da qualche tempo, disegnata dal geniale ingegnere abruzzese Corradino d’Ascanio, abituato a disegnare per il cielo (sua l’invenzione dell’elica a passo variabile).

Il modello però non piace a Enrico Piaggio, che chiede al suo migliro ingegnere di provare ad effettuare modifiche. Entrambi, all’epoca, non amavano la motocicletta, unico mezzo a due ruote all’epoca a dominare le strade. E questa ricerca di un desing alternativo finì per realizzare il motore a due ruote che molto presto avrebbe invaso il mondo. E a guardare bene, l’antipatia che il geniale progettista provava per la motocicletta fu la fortuna della sua creatura, e si trasforma in una serie di colpi di genio di sesign che devolo al cielo e al passato della Piaggio molto più di quanto si pensa: via la catena, grazie alla scocca portante, a presa diretta; via la forcella dalle ruote, così poco pratica in caso di foratura, avanti coi bracci di supporto simili a quelli dei carrelli degli aerei. Via, infine, la seduta da motocicletta. Il 23 aprile 1946, la Piaggio & C. S.p.A. deposita il brevetto per “motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”. Dì lì a poco Enrico Piaggio dà il via alla produzione: duemila esemplari della prima Vespa 98 cc., modello che debutta trionfalmente. Il resto è parte del mito.

Mostre. Tutto questo, nella settimana che si apre, verrà in qualche modo celebrato con numerose iniziative a Pontedera. A farla da padrone nelle tante iniziative culturali che precederanno l’anniversario vero e proprio, raccontando la storia della Piaggio dalla Vespa ai grandi scioperi operai, sarà innanzitutto la biblioteca Gronchi, che fino al 30 aprile dedicherà ben tre mostre al mito a due ruote. Si comincia con “Tutti i libri che raccontano la Vespa”, mostra bibliografica allestita nella Sala Asimov. A cura di Roberto Cerri e Andrea Brotini, con una serie di libri tecnici, di viaggio, di racconto, pubblicati negli ultimi 70 anni, che illustrano la storia e l’evoluzione della Vespa e della Piaggio. Ad affiancare questa prima mostra vi sarà poi “La Vespa in cartolina”, mostra curata da Otello Leggerini e dal Gruppo Collezionisti della Valdera e che raccoglie cartoline d’epoca che illustrano come la Vespa fosse veicolata nell’immaginario collettivo così da far crescere il desiderio di possederne un esemplare da guidare. Infine “Dalle mani al prodotto. Il lavoro fotografato” mostra fotografica che venne realizzata in occasione dei 50 anni. Alcuni giorni fa, presentato dalla Tagete Edizioni, sempre alla biblioteca è stato proiettato il video “Tempi di Lavoro. Gli uomini che fabbricarono la Vespa”, docufilm di Lorenza Pucci. Iniziata il 9 aprile e aperta fino al 24 vi sarà poi la mostra fotografica delle piazze toscane a cura del circolo fotografico Crec Piaggio all’interno del centro per l’arte Otello Cirri.

La tre giorni. Il clou delle manifestazioni però si avrà nella tre giorni dal 23 al 25 aprile. Dal 23, ad esempio, partirà anche il raduno internazionale organizzato dal Vespa Club di Pontedera: in città arriveranno oltre 500 Vespe per un totale di circa 1200 persone. Lo stesso giorno, alle 18, in piazza Martiri della Libertà sarà celebrato l’inizio ufficiale della tre giorni di festa per le vie centrali, con il tradizionale saluto del sindaco Simone Millozzi seguito dalla benedizione del vescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto. Il pomeriggio di eventi si concluderà con la parata dei vespisti, che faranno un giro completo della città. Successivamente i protagonisti del raduno ceneranno in viale Italia: alle 22,30, poi, il concerto sul “Piazzone” della tribute band di Cesare Cremonini. Nel frattempo in centro inizierà la festa: negozi aperti e possibilità di mangiare per le vie del centro. Una sorta di Notte Bianca dedicata alla Vespa che si ripeterà anche la sera del 24. Nella giornata di sabato, per chiunque fra gli iscritti alla manifestazione volesse dare una sbirciata dove ancora oggi vedono la luce i modelli nuovi della Vespa, sarà possibile visitare le linee delle officine Piaggio. La giornata proseguirà con una miriade di piccoli e grandi eventi che si possono consultare al sito del Museo Piaggio www.museopiaggio.it e andrà a cocnlusione la sera sul Piazzone con un concerto di Enrico Ruggeri. La Valdera e le sue bellezze, poi, saranno protagoniste la domenica, con un giro turistico a cura del Vespa Club Pontedera. Infine lunedì 25 sarà il momento dei giochi di abilità: gli iscritti si sfideranno nella cosiddetta “tartaruga”, una competizione in cui vincerà il conducente che riuscirà ad arrivare ultimo mantenendo in equilibrio la Vespa a bassissima velocità. Le prove si svolgeranno nel parcheggio in piazza ex Cordificio Billeri.