Pomodoro cinese, persi 80 posti di lavoro a Pisa

21 marzo 2016 | 19:16
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Pomodoro cinese, persi 80 posti di lavoro a Pisa

Nel pisano la produzione di pomodoro da industria è passata da 100 ettari nel 2011 agli attuali 50, con una sensibile diminuzione degli addetti che sono circa 25 al posto dei 100 di alcuni anni fa. La concorrenza cinese è forte anche sul concentrato. A concorrenza e bassa redditività, si aggiungono i pomodori di Tunisia e Marocco e, ora, quello cinese.

Confagricoltura della provincia di Pisa esprime preoccupazione per l’aumento esponenziale delle importazioni del pomodoro cinese in Italia. Gli ultimi dati Istat 2015 sulle importazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina cresciute del 423% (rispetto al 2014) in valore, raggiungendo quota 59 milioni di euro e 382% in volume raggiungendo 64.000 tonnellate. “E’ importante – spiega il direttore di Confagricoltura Pisa Massimo Terreni – che la Regione Toscana si faccia carico di questa situazione per garantire il massimo sostegno alla produzione interna, investendo sulla promozione del nostro prodotto che può vantare una qualità certamente superiore e garantita nel rispetto dei disciplinari di produzione”.