Irregolarità nel bilancio Asl secondo Corte dei conti

17 marzo 2016 | 18:38
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Irregolarità nel bilancio Asl secondo Corte dei conti

Gravi irregolarità nei bilanci delle Asl che dal primo gennaio sono confluite nella Azienda unità sanitaria locale Toscana Centro. E’ nella Asl 11 di Empoli, secondo la Corte dei conti, che figurano le maggiori irregolarità.

I controlli e i riscontri negativi hanno riguardato anche la Asl 3 di Pistoia, la 4 di Prato e la 10 di Firenze. Per la sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei conti, i bilanci non tornano rispetto a quella che sono le disposizioni di legge in materia di spendig rewiew e sulla base della indicazioni nazionali e regionali di contenimento della spesa. In molti casi, infatti, quelli che erano i limiti intimati sono stati sforati anche di vari punti percentuali. I bilanci presi in esame sono quelli consolidati ovvero quello del 2013 che ora dovranno essere sottoposti a misure correttive. Ma andiamo con ordine, secondo la magistratuale contabile Toscana, nel bilancio della Asl di Empoli e della altre aziende sanitarie ovvero Pistoia, Prato e Firenze compaiono superamenti del limite di spesa per l’acquisto di beni e servizi. In particolare per quanto riguarda i contratti di servizio, la Asl di Empoli ha sforato i parametri di legge del 1,91 per cento mentre in materia di forniture e servizi la soglia è stata superata del 24,95 per cento. La riduzione era stata fissata nella misura del 10 per cento rispetto al 2011. Le altre Als dell’area Toscana centro invece hanno sforato anche se in modo meno rilevante: alla Asl 3 di Pistoia, la magistratura contabile ha contestato un superamento dei parametri per beni e servizi dello 0,33 per cento, mentre per l’azienda sanitaria 4 di Prato il superamento della soglia è stato del 2,47 per cento.
Non va meglio sulla spesa farmaceutica. Anche qui la Asl di Empoli si distingue con un superamento della spesa attribuita dalla Regione del 8,43 per cento. Più contenuti per le altre Asl a Prato la spesa è stata superata del 3,65, a Pistoia del 2,28 e a Firenze dello 0,54 per cento. Nel documento depositato dai magistrati contabili si legge anche di sforamenti per quanto riguarda la spesa per il personale in due della quattro Asl quella di Prato e la 11 di Empoli, fermo restano che a questo controllo non sono state imputate le mobilità e gli altri soggetti difficilmente computabili. Qui nel caso del personale era stato fissato il parametro dell’abbattimento dell’1,4 per cento della spesa del 2004.
Tra le contestazioni rilevata alla Asl empolese, poi c’è anche la totale assenza di una contabilità per gestire e contabilizzare separatamente le entrate e le uscite relative alle prestazioni intramoenia. La legge, ricordano gli esperti contabili nel loro parere, prevede che l’azienda predisponga una contabilità separata che tenga conto dei ricavi e di tutti i costi diretti e indiretti.
Su questo punto la Asl 11 ha già presentato una controdeduzione ritenuta parzialmente legittima dai giudici, ma comunque la Corte dei conti ha raccomandato l’introduzione di strumenti correttivi per riportare il bilancio in regola.
Uno scenario quindi dove si evidenziano, in particolare nel caso di Empoli, spese ampiamente fuori dai parametri consentiti. Uno scenario che fa da sfondo a quella che sarà la contabilità della nuova Asl di area vasta. Al momento la aziende sanitario avranno tempo fino al 23 aprirle per presentare controdeduzioni e introdurre strumenti correttivi in modo da riportare nelle regole i bilanci della aziende sanitarie.
Per quanto riguarda le Asl dell’area toscana nord, la Corte dei conti ha riscontrato irregolarità gravi anche per la Asl 5 di Pisa che è andata a fare parte della macro asl. In particolare per Pisa la magistratura contabile ha riscontrato irregolarità per quanto riguarda la spesa per i contratti e delle forniture di beni e servizi, per la spesa farmaceutica e per il personale.

Gabriele Mori