Sabato fra fotografia e la musica di Belle di Mai a La Rotta

16 marzo 2016 | 14:15
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Sabato fra fotografia e la musica di Belle di Mai a La Rotta

Serata fra immagini, apericena e buona musica al circolo Arci Botteghino di La Rotta sabato 19 marzo, dove si susseguiranno alle 19 la presentazione del progetto fotografico di Azzurra Menzietti “ONe ON One”, metafora di come il contatto con gli altri sia fondamentale per la conoscenza di se stessi, un’ apericena e, alle 22, un concerto di Belle di Mai, che presenteranno il loro progetto “Voci Vaganti”.
Un itinerario fra le molteplici forme del corpo passate al vaglio dell’obiettivo di Menzietti e le musiche tradizionali di un est poco conosciuto che riverbereranno, invece, nella voce del duo vocale. Nel mezzo, dalle 19,30 in poi, apericena e stuzzichini assortiti.
Azzurra Menzietti. Laureata presso la Libera Accademia di Belle Arti di Firenze con indirizzo fotografia, in questi anni i suoi progetti si sono concentrati prevalentemente sul corpo e i suoi linguaggi. Il corpo parla tutte le lingue del mondo, il suo processo comunicativo, il linguaggio non verbale i segnali che tutto il genere umano conosce. Il corpo nella storia dell’arte ha avuto un’importanza fondamentale, anche se per obiettivi differenti come documentare, promuovere, celebrare, convincere, spiegare o sedurre ma l’uomo ha cercato continuamente una rappresentazione di se, immaginato come contenitore, separato dall’anima o meno, ma pieno di forza comunicativa che si ritrova anche in un gesto molto semplice come una stretta di mano. ONe ON ONe è una scoperta e una conferma di questo processo, una metafora di come il contatto con gli altri sia fondamentale per la conoscenza di se stessi.
Belle Di Mai. E’ un duo vocale formato nel 2013 da Irene Raminga Rametta e Alice Casarosa. Entrambe lavorano in teatro come attrici e cantanti, dal 2010 lavorano e studiano insieme. Il concerto percorre un itinerario che, a partire dalla Georgia, si sposta da est a ovest attraverso i canti della tradizione. Raccontiamo di luoghi altri, atmosfere lontane, che abbiamo vissuto, o sentito narrare, o che forse possiamo solo sognare. C’è qualcosa che, per quanto possa sembrare estraneo, risuona in noi. Proviamo a restituirlo in questo “viaggio a due voci” che finisce per ricondurci a casa. “Voci Vaganti“ nasce dall’interesse per la voce, la fusione delle voci. Dalla necessità e la voglia di intrecciare teatro e musica, per provare a raccontare con il canto, o evocare. (foto Giulia Morelli)