La gravità per restare giovani, lo studio con un po’ di Pisa

Contrastare la produzione di radicali liberi, le sostanze che contribuiscono all’invecchiamento, con un test in gravità alterata, fino a 20 volte maggiore rispetto a quella terrestre. Con questo obiettivo, il gruppo di ricercatori, studenti e dottorandi italiani PlanOx, è stato selezionato dell’Agenzia spaziale europea (Esa), per condurre gli esperimenti nel Centro scientifico e tecnologico (Estec) in Olanda, a Noordwijk.
Chiamato PlanOx, il gruppo dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, del centro di Micro BioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia (Cmbr – IIT) e università di Pisa, è uno dei quattro selezionati dall’Esa in Europa nell’ambito della campagna 2016 Spin Your Thesis. Gli esperimenti sono previsti nel settembre 2016 nella Large Diameter Centrifuge, una centrifuga del diametro di 8 metri che permette di ottenere condizioni di gravità superiore a quella terrestre. L’obiettivo dei test, condotti in collaborazione con Alessandra Salvetti, dell’università di Pisa e Giada Genchi, del Cmbr-Iit, è indagare gli effetti della forza di gravità superiore a quella terrestre sulla produzione di radicali liberi nelle planarie, piccoli vermi dalle straordinarie capacità rigenerative che sono un organismo modello studiato nei laboratori di tutto il mondo.
Si cercherà anche di capire se è possibile contrastare il fenomeno della produzione di radicali liberi con l’impiego di un materiale smart e biocompatibile costruito con nanoparticelle di ossido di cerio e ceramica, dalle capacità antiossidanti.