“Siamo fratelli anche se non di sangue” e il consacrato gli dona un rene

23 ottobre 2015 | 13:43
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“Siamo fratelli anche se non di sangue” e il consacrato gli dona un rene

Si sono conosciuti mentre facevano il percorso per diventare sacerdoti. Poi sono entrati, con missioni differenti, nella stessa congregazione, quella degli Oblati di Maria.

Per questo, quando c’è stato da donare un rene al suo confratello missionario padre Raffaele Grasso, padre Mario Camarda non si è fatto pregare: d’altra parte c’è chi per gli altri ha dato la vita. Dopo l’autorizzazione del tribunale di Pisa (necessaria poiché i due non sono parenti), il trapianto è stato fatto a Cisanello qualche giorno fa, dopo il sacerdote è ancora ricoverato per guarire completamente. A raccontare la storia, oggi, è l’agenzia Servizio Informazione Religiosa della Cei. Padre Raffaele nel 2000 aveva ricevuto un trapianto andato male quindi, ormai da 10 anni era tornato a fare la dialisi e attendeva di essere chiamato di nuovo dall’ospedale di Cisanello.