Parà in festa per i 73 anni di El Alamein – Foto






Alla caserma Gamerra di Pisa c’erano il comandante delle Forze Operative Terrestri Alberto Primicerj e il comandante della Brigata paracadutisti Folgore Giovanni Maria Iannucci. Poi c’erano molti altri militari e civili, tutti a Pisa per commemorare il 73esimo anniversario della battaglia di El Alamein.
“Mancò la fortuna, non il valore…”, sono le parole che accolgono i visitatori del sacrario di El Alamein, nel Nord dell’Egitto, ove si svolse una delle battaglie più violente ed eroiche della Seconda Guerra Mondiale. Combattuta tra il 23 ottobre e il 3 novembre 1942, vide protagonisti i paracadutisti della Folgore che, accerchiati, con poche munizioni e un armamento insufficiente, stremati dal caldo e dalle privazioni (sopravvissero soltanto 304 dei circa 5mila parà inviati nel Nord Africa) diedero una straordinaria prova di valore. Sottoposti per giorni a durissimi, quasi ininterrotti bombardamenti, i militari italiani respinsero più e più volte gli attacchi di forze numericamente superiori e meglio armate, dando una prova di valore che fu riconosciuta anche dal nemico di allora e sopravvive ancora nei nostri ricordi. La celebrazione ricorda i Leoni della Folgore e testimonia le qualità del paracadutista italiano: onore, sacrificio, lealtà, dedizione, generosità: valori che hanno reso grande il nostro Paese nel mondo. La Folgore di adesso è una Grande Unità dell’Esercito Italiano, composta da personale addestrato e motivato, in grado di operare in ogni possibile scenario. Negli ultimi anni, i paracadutisti hanno partecipato a tutte le operazioni fuori area che hanno visto protagonista l’Esercito italiano. Ma la Folgore è stata più volte chiamata ad operare anche in soccorso della popolazione civile colpita da calamità naturali e fornisce un importante contributo alla sicurezza del Paese, con l’operazione Strade Sicure.
Dopo oltre mezzo secolo, quale segno tangibile che i principi, le tradizioni e le emozioni di quei Leoni hanno mantenuto intatto il loro significato, tantissimi giovani aspirano ancora a indossare il basco amaranto. Nel corso della Cerimonia ha avuto luogo il tradizionale lancio dei paracadutisti nel piazzale della caserma, effettuato con la tecnica della caduta libera. Dopo la celebrazione è stato possibile visitare il Museo delle Aviotruppe, alcuni mezzi e materiali in uso ai reparti della Brigata paracadutisti e degli stands espositivi delle aziende, tradizionalmente vicine alla Folgore, che hanno contribuito a rendere possibile la giornata odierna.