Stabili assunzioni di giovani e donne, crescono gli stranieri

1 settembre 2015 | 10:00
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Stabili assunzioni di giovani e donne, crescono gli stranieri

“Un recupero della domanda di lavoro che, grazie ai recenti interventi normativi, è in grado di offrire contratti meno precari rispetto al passato. Tuttavia, il fatto che il saldo entrate-uscite sia ancora di segno negativo, smorza gli entusiasmi e ci invita a sottrarci ai facili trionfalismi”. Li legge così, il presidente della Camera di Commercio di Pisa Valter Tamburini, i dati del monitoraggio annuale Excelsior diffusi oggi 1 settembre dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Pisa.

L’indagine, realizzata a livello nazionale da Unioncamere Nazionale e dal Ministero del Lavoro su un campione di circa 95mila imprese con dipendenti del settore non agricolo di cui 755 della provincia di Pisa, fornisce una previsione dell’andamento del mercato del lavoro e sui fabbisogni professionali e formativi delle imprese a livello provinciale. “La ripresa – secondo Tamburini -, deve ancora consolidarsi ma non possiamo permetterci di attenderla stando fermi. I dati ci dicono che le imprese che innovano e operano sui mercati esteri sono in grado di attivare una maggiore domanda di lavoro ed è per questo che vogliamo sostenerle e aumentarne il numero. Tra le iniziative più interessanti mi preme segnalare, dopo il successo ottenuto dall’evento con gli Emirati Arabi, il Roadshow sull’internazionalizzazione che, assieme ad Ice, stiamo organizzando a Pisa il prossimo 11 settembre: un’occasione per le imprese che vogliono affacciarsi ai mercati internazionali”.
Dopo anni di difficoltà, secondo questi dati, le imprese aumentano la domanda di lavoro. In provincia di Pisa il 16% delle aziende con dipendenti prevede infatti di inserire nuovi lavoratori: si tratta del valore più alto dal 2011 quando le imprese che intendevano assumere erano però una su quattro. I dati pisani, pur in linea con l’Italia, risultano leggermente inferiori rispetto alla Toscana (18%). Punte del 30% si segnalano invece tra le aziende pisane esportatrici ed il 31% è raggiunto da quelle che hanno sviluppato nuovi prodotti/servizi. Passando ai valori assoluti, nel 2015 a Pisa si avranno 5.830 ingressi tra lavoratori dipendenti, collaboratori a progetto e a partita Iva: un +27% rispetto al 2014 che supera sia l’Italia (+15%), che la Toscana (+20%). Tuttavia, considerando le uscite previste di lavoratori, il saldo occupazionale, rimane ancora negativo (-220 a Pisa, -6.060 in Toscana e -60.400 in Italia): segno di come la ripresa rimanga ancora debole. Che la crisi non sia ancora superata si legge anche dalla riduzione delle difficoltà segnalate dalle imprese nel trovare manodopera. A Pisa queste problematiche interesseranno quest’anno appena il 10% delle assunzioni previste, contro il 15% del 2014. I tempi medi di ricerca da parte delle imprese si assestano sui 4 mesi. In provincia di Pisa le assunzioni – considerando i soli lavoratori dipendenti al netto degli interinali e dei collaboratori (ben 4.540 assunzioni) – saranno per due terzi nei servizi. In prima fila troviamo il comparto turismo-ristorazione (880 ingressi) seguito dal commercio (740) e dagli altri servizi (690). Nell’industria, seppur con numeri più contenuti, spiccano il sistema moda (cuoio, calzature, abbigliamento) e l’elettro-metalmeccanica entrambe con 410 entrate. La parte del leone, considerando la dimensione aziendale, la giocano le aziende con oltre 50 dipendenti: 1.900 ingressi sui 4.540 complessivi. A fronte di una quota di imprese che intendono assumere – che come abbiamo visto a Pisa tocca il 16% – tra le grandi imprese si raggiunge il 76%, con picchi dell’86% nelle grandi unità dei servizi operativi (immobiliare, noleggio, vigilanza, pulizia, supporto alle attività d’ufficio) e del commercio 81%. Gli effetti del Jobs Act e degli incentivi introdotti dalla legge di stabilità per le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato cominciano a vedersi. Tra il 2014 ed il 2015 aumenta di sei punti percentuali (dal 23 al 29%) la quota dei contratti a tempo indeterminato (adesso contratti a tutele crescenti: 1.320 assunzioni), mentre rimane stabile rispetto allo scorso anno la quota di assunzioni a tempo determinato (64%). Il contratto a tutele crescenti si afferma soprattutto tra le public utilities (l’80% delle assunzioni del settore è fatto con questo strumento) e nel sistema moda 55%, mentre nei servizi siamo ad appena un’assunzione su quattro.
Alle donne, così come nel 2014, sarà riservato il 13% delle assunzioni programmate, pari a 590 unità. Punte particolarmente elevate di incidenza di manodopera in rosa si rilevano per gli studi professionali, le imprese del settore del tempo libero-servizi alle persone e del turismo-ristorazione. Ai giovani, quest’anno, le imprese pisane ritengono di poter riservare 1.210 delle 4.540 assunzioni previste, pari al 26% del totale: anche in questo caso una quota sostanzialmente in linea rispetto al 2014. Le assunzioni di immigrati risultano invece in lieve crescita: dal 13% del 2014 al 17% del 2015, con punte del 43% nei servizi operativi (immobiliare, noleggio, vigilanza, pulizia, supporto alle attività d’ufficio), del 40% nel sistema moda (cuoio, calzature, abbigliamento), e del 38% nel turismo-ristorazione. Il numero massimo di assunzioni di personale immigrato dovrebbe sfiorare le 800 unità. Nel 2015, in provincia di Pisa, le assunzioni di figure high skill, cioè dirigenti, specialisti e tecnici, saranno il 17% del totale (750 unità): due punti in più rispetto al 2014. Ai primi posti della graduatoria, segno del diverso peso dei settori, si trovano le professioni qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione (750 unità tra cuochi, camerieri, baristi e professioni simili) e le professioni qualificate nelle attività commerciali, tipicamente commessi e personale di vendita (540 unità), seguite a loro volta dalle professioni non qualificate nel commercio e nei servizi, con 500 ingressi. Seguono le professioni del comparto industriale come gli artigiani e gli operai specializzati (300 assunzioni) ed conduttori di veicoli e macchinari (260). Interessanti anche i 250 ingressi di figure tecniche in campo organizzativo, amministrativo, finanziario e commerciale ed i 230 di tecnici in campo scientifico, ingegneristico e della produzione: segno di come le imprese stiano investendo su figure che possono fare la differenza in un mercato sempre più competitivo.
Delle 4.540 assunzioni programmate, 460 saranno rivolte a laureati e 1.650 a diplomati della scuola secondaria superiore: nel complesso il 46% del totale. Altre 820 posizioni lavorative saranno invece offerte a persone in possesso della qualifica professionale e 1.610 a personale non qualificato.