
Due importanti interventi alla rete elettrica di Cascina. Durante i quali è importante modificare qualche abitudine, come quella di usare l’ascensore.
Gli interventi programmati da Enel Distribuzione servono alla modernizzazione e all’automatizzazione della rete elettrica: la sostituzione della componentistica elettromeccanica delle cabine che alimentano le località di Zambra, San Lorenzo alle Corti e parte del capoluogo, l’installazione degli scomparti e dei quadri negli impianti nonché l’attivazione di sezionatori motorizzati per la completa automatizzazione della rete elettrica con evidenti benefici sia nella gestione ordinaria del servizio elettrico che in caso di guasto, quando sarà possibile isolare il solo tronco di linea danneggiato per restituire immediatamente elettricità al resto delle utenze. Gli interventi, che devono essere eseguiti in orario giornaliero per ragioni di sicurezza, sono di natura complessa e richiedono interruzioni programmate che Enel, grazie a bypass da altre linee, ha circoscritto a un numero limitato di utenze, anche se a beneficiare dei lavori saranno porzioni molto più estese di territorio. I clienti sono preavvisati attraverso affissioni nelle zone interessate. Enel ricorda di non utilizzare gli ascensori per tutta la durata dei lavori e di non commettere imprudenze contando sull’assenza di elettricità: la corrente potrebbe essere riallacciata momentaneamente per prove tecniche. In caso di maltempo, i lavori saranno rinviati. Il Gruppo Enel è presente sul territorio anche con i Punti Enel Energia per ogni questione commerciale inerente elettricità e gas. Domani, martedì 1 settembre, i lavori saranno dalle 8,30 alle 16 a Zambra – San Lorenzo alle Corti, alcuni civici di via Cammeo, via di Mezzo Nord, via Berretta, via Modigliani Zamb, via Bizzarri, via De Chirico, via Libertà, largo De Curtis. Mercoledì 2 settembre, dalle 8,45 alle 15,45, Cascina, alcuni civici di via Cava, viale Comaschi, via Repubblica, via Tosco Romagnola Est, via Pietra, via Artigiani, via Casarosa, piazza Gramsci.