
E’ arrivato a Pisa annullando tutti gli impegni in agenda. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi era accompagnato dall’assessore all’Ambiente Federica Fratoni, per un sopralluogo dopo i gravi disagi causati dalle forti precipitazioni (leggi anche Oltre 144 millimetri di pioggia su Pisa, crollato un tetto, disagi a Cascina ).
Poi ha aprtecipato al vertice in prefettura a Pisa dove sono stati illustrati dati del disagio otlre a quelli già noti è emerso che sul territorio si son oriversati dai 5 ai 7 milioni di metri cubi d’acqua in poche ore. In serata le famiglie che erano senza energia elettrica in tutta la provincia erano sempre 300.
INtato per le prossime ore è stata emessa una nuova allerta meteo dalla sala operativa della Protezione civile dalle 14 di oggi 24 agosto e fino alle 8 di domani mattina, martedì 25 agosto. L’allerta riguarda tutta la regione ed è gialla per la provincia di Pisa. Durante la notte e nelle prime ore della giornata di martedì, ancora possibilità di brevi ma forti temporali in particolare lungo la fascia costiera. I temporali potranno associarsi a violenti colpi di vento e grandinate. Da domani, pressione in graduale aumento e tempo in miglioramento dal primo pomeriggio.
“Domani dichiareremo lo Stato di emergenza regionale in seguito al maltempo che oggi ha colpito buona parte della Toscana”, ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi al termine dell’incontro che ha avuto a Pisa con il sindaco Marco Filippeschi e i rappresentanti della prefettura, della questura, dei vigili del fuoco, della protezione civile e delle associazioni del volontariato. “Il nuovo sistema di allerta meteo che abbiamo elaborato insieme al Lamma – ha detto Rossi -, ha funzionato, tanto che è stato possibile chiudere alcuni sottopassi ed evitare problemi peggiori, ma credo che il ripetersi di questi fenomeni cosiddetti straordinari che diventano ormai usuali ci imponga di migliorarlo ancora, coinvolgendo sempre di più la popolazione”.
“Istituiremo – ha aggiunto – con Fidi Toscana e in collaborazione con le banche, un fondo regionale per consentire l’accesso al credito agevolato per i cittadini e le imprese che hanno subito danni e hanno la necessità di fare interventi di recupero o di messa in sicurezza”. “Non è più possibile – ha aggiunto – per la Regione, rimborsare direttamente i privati a causa della mancanza di risorse”. Insieme a Rossi e Fratoni, c’erano anche i consiglieri regionali Pd eletti a Pisa Alessandra Nardini e Antonio Mazzeo. “Mai – ha detto -, negli ultimi 15 anni, a Pisa era caduta così tanta acqua in così poco tempo. I danni subiti da centinaia di famiglie e di commercianti sono ingenti e serve mettere in campo da subito tutte le risorse possibili per dar loro un aiuto e un sostegno concreto”. “Alla luce dei notevoli danni subiti da cittadini, attività commerciali ed agricole o associazioni – spiega Mazzeo – come membro dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale chiederò nella riunione in programma giovedì pomeriggio che come accaduto in occasione della tromba d’aria a Firenze vengano stanziate delle risorse per la provincia di Pisa attingendo al fondo alimentato coi soldi risparmiati grazie all’abolizione dei vitalizi. Secondo quanto stabilito nel corso della scorsa legislatura, infatti, è previsto che queste risorse possano essere utilizzate, proprio su decisione dell’ufficio di presidenza, per emergenze ambientali e sociali. Credo che questo sia un caso emblematico di come si possa farvi ricorso ed è anche significativo che coi risparmi dei costi della politica si possa andare a dare una mano a chi ha subito danni a causa del maltempo”. Una situazione che, nel corso del vertice, è stata più volte definita “eccezionale” data la quantità di acqua piovuta in appena due ore e pari a circa un terzo delle precipitazioni medie annue in provincia di Pisa. “Ma nonostante questo capiamo bene l’esasperazione di cittadini e commercianti che hanno subito danni ingenti e a cui serviranno diversi giorni per tornare alla normalità – conclude Mazzeo – E dato che questi fenomeni tendono ormai a manifestarsi sempre più spesso siamo chiamati, così come già hanno fatto negli anni scorsi la Regione e molti comuni, a un lavoro straordinario in termini di prevenzione e difesa del suolo per cercare di scongiurare in futuro il ripetersi di simili situazioni”.