Idrocarburi nel Fiume Morto, Arpat alla caserma paracadutisti

17 agosto 2015 | 10:42
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Idrocarburi nel Fiume Morto, Arpat alla caserma paracadutisti

I vigili del fuoco sono stati allertati domenica 16 agosto per uno sversamento di idrocarburi nel Fiume Morto, a Gello di Pisa. A loro volta, i pompieri hanno chiesto l’intervento dell’Arpat.

I tecnici dell’agenzia, intorno alle 15,40, hanno raggiunto la zona, vedendo con i loro occhi la fuoriuscita di idrocarburi da un punto di scarico della fognatura nel corso d’acqua che intanto aveva originato un’estesa macchia iridescente a valle e a monte dello scarico medesimo. Lo sversamento, probabilmente, aveva avuto inizio già in tarda mattinata. Come intervento d’urgenza, sono state posizionate alcune barriere di contenimento in tre posizioni distinte sul corso d’acqua, sia a valle dello scarico sia a monte, in quanto si notava una netta tendenza delle acque a risalire i corso per effetto del vento alla foce. “In considerazione di eventi pregressi di rilascio di idrocarburi – precisa Arpat – il personale è intervenuto nella caserma dei paracadutisti Gamerra, in quanto unità probabilmente all’origine del fenomeno sia perché vi erano stati in passato sversamenti accidentali e tracimazioni in presenza di forti piogge sia perché nella zona non sono presenti altri siti dove possono essere stoccaggi di gasolio. Gli ufficiali presenti sono stati dettagliatamente informati dell’evento in corso e a loro è stato richiesto di riferire se vi fossero state evidenze, all’interno della caserma, di possibili fuoriuscite incontrollate di idrocarburi, o contaminazioni accidentali dei piazzali e delle zone di lavoro. In risposta gli ufficiali presenti hanno declinato qualsiasi responsabilità diretta, affermando che all’interno della base tutti i controlli che erano stati effettuati fino a quel momento e di prassi in occasione di forti piogge, avevano dato esito negativo”. I tecnici nel frattempo hanno iniziato a ispezionare la fognatura che decorre parallela alla casema lungo il marciapiede antistante l’edificio, in attesa del tecnico Acque. “L’ispezione di alcuni pozzetti ha evidenziato la netta presenza di idrocarburi rilevabili sulla superficie dell’acqua e dal caratteristico odore che si originava dalla apertura del tappo di copertura. In alcuni dei pozzetti sono stati effettuati prelievi di acqua come pure a monte e valle dello scarico al punto di ingresso nel Fiume Morto. Il campionamento dei pozzetti è stato condotto alla presenza degli ufficiali sopra menzionati che hanno seguito le operazioni di Arpat”. Nella mattinata di oggi, lunedì 17 agosto, tecnici dell’Agenzia, dopo aver sollecitato l’intervento anche da parte di Acque Spa, si sono recati di nuovo sul posto.