Asl, ecco il ruolo dell’organismo di supporto operativo

“Non ha funzioni di direzione, ma svolge, senza costi aggiuntivi, un ruolo di segreteria amministrativa senza che la sua composizione prefiguri una riorganizzazione aziendale”. Così il commissario delle Asl dell’area vasta centro Paolo Morello Marchese spiega il funzionamento dell’organismo di supporto operativo all’attività, in vista della nascita del nuovo ente che continuerà a garantire cure mediche e assistenza sanitaria a tutti i cittadini residenti nelle attuali Asl di Firenze, Empoli, Prato e Pistoia.
“Un gruppo di lavoro – aggiunge Morello – composto da collaboratori, insomma, non una assemblea con il doveroso compito di essere rappresentativa dei territori. Del resto, il contributo e il sostegno di specifiche professionalità provenienti proprio dalle aree geografiche e dagli organigrammi aziendali coinvolti è evidente guardando a figure di spicco a cui sono stati affidati compiti strategici nell’organizzazione della nuova Asl Toscana centro”. Il coordinamento di tutti i gruppi che dovranno mettere in rete bilanci, flussi economici e sistemi informatici sarà affidato alla dottoressa Maria Chiara Innocenti. “Senza questa figura – spiega il commissario – sarebbe sarebbe impossibile a gennaio avere un unico soggetto che inizia in Valdinievole e finisce in Valdarno o in Valdelsa e finisce in Valdisieve passando per la val di Bisenzio”.
Patrizia Casprini, invece, dovrà, in base ad un’apposita convenzione, riorganizzare il funzionamento dei laboratori in generale, a partire da quello della Asl fiorentina attualmente privo di responsabile. Morello, poi, fa il nome di Eleonora Pavone: è empolese e la sua azienda di provenienza è quella che ha avuto le migliori performance sul fronte delle prescrizioni farmaceutiche, materia sulla quale già ora le è stato affidato il coordinamento.
“Ma soprattutto – aggiunge – conto sui tanti professionisti sparsi nelle quattro aziende, a partire dai direttori di dipartimento ospedalieri, con i quali abbiamo avviato una approfondita ricognizione delle attività svolte, della mole delle prestazioni, delle eccellenze e dei bisogni dei cittadini per garantire loro il meglio di quello che singolarmente abbiamo e che mettendoci insieme possiamo moltiplicare”.