
Il botta e risposta continua. Dopo la lettera inviata ad Arpat da alcuni consiglieri del comune di Peccioli in merito alla moria di pesci sul fiume Era, ecco la risposta del dipartimento di Pisa.
“Quando siamo stati avvertiti – dicono – abbiamo raggiunto la zona immediatamente per constatare la situazione ed affermare che le cause erano dovute ad un problema del depuratore. C’è comunque da dire che la competenza in materia è del Corpo provinciale della Polizia provinciale: in base ad un accordo regionale di qualche anno fa, tocca a loro decidere se attivare Arpat ed Asl o meno”.
E aggiungono: “Le considerazioni sulle responsabilità e le cause che hanno provocato l’evento, sono ovviamente oggetto di approfondimento da parte degli Organi di polizia che stanno effettuando le indagini . Le criticità riscontrate presso l’impianto, durante i nostri periodici sopralluoghi, sono state comunicate alla Provincia di Pisa, che ha autorizzato l’impianto e soggetto competente per l’emissione di provvedimenti nei confronti del gestore. Anche in questo caso, infatti, è stata inviata la dovuta comunicazione alla Provincia, al Comune oltre che alla ASL. Infine, in merito alle “debolezze strutturali” dell’impianto, la Provincia, Acque Spa e Comune di Peccioli sono i soggetti a cui compete la valutazione nonché gli interventi di adeguamento, che comportano ovviamente un consistente impegno economico”.
Parole assai gradite dai consiglieri del comune di Peccioli che, sui social network, hanno mostrato il proprio apprezzamento per come Arpat si sta muovendo.