
Anche quest’anno torna in Valdera il Festival Sete Sois Sete Luas, organizzato dall’Associazione Sssl di Pontedera che si occupa di promozione artistica e culturale del mondo lusitano e mediterraneo.
Il cartellone del Festival è ricco e si sviluppa in tre momenti e sedi diversi. Si iniziaa con sabato 4 luglio e sabato 11 luglio in piazza Malaspina a Montecastello, alle 22 con la fase finale del concorso per giovani talenti musicali. Il gruppo vincitore aprirà una delle serate del Festival a luglio e sarà inserito nella programmazione invernale del Centrum Sete Sóis Sete Luas. A un musicista del gruppo vincitore verrà, inoltre, offerta l’esclusiva opportunità di partecipare ad una produzione artistica internazionale che viaggerà in tournée in diversi Paesi della Rete del Festival nel corso del 2016. Venerdì 17 invece il palcoscenico è la sede del Centrum Sete Sóis Sete Luas di Viale Rinaldo Piaggio a Pontedera, con la mostra del giovane artista brasiliano Mauricio Oliveira. Nativo di Salvador de Bahia, ha esposto le sue opere in prestigiose gallerie in Usa e Francia. I suoi dipinti raccontano scene di vita urbana e narrano, nei chiaroscuri, le luci e le ombre della vita stessa. A seguire, concerto di Fado, il noto genere musicale portoghese, con Ricardo Ribeiro, pluripremiato fadoista di fama internazionale.
Domenica 19 luglio alle 22 si esibiscono al Centrum i Pé Na Terra, il gruppo di 5 musicisti portoghesi che attingono dal patrimonio musicale tradizionale portoghese e lo uniscono a elementi moderni.
L’ultima tappa del Festival Sssl si svolgerà mercoledì 22 luglio nella magica cornice di Villa Malaspina di Montecastello, dove saliranno sul palco due gruppi. Si chiude la programmazione giovedì 23 luglio, alle 22, con un’altra produzione originale del Festival.
Il centro Sete Sois Sete Luas è attivo a Pontedera dal 1993, dall’incontro fortuito di un gruppo di ragazzi appassionati di musica con lo scrittore premio Nobel Josè Saramago, che fu anche il primo Presidente Onorario dell’Associazione. E’ passato molto tempo da allora e il Centro è cresciuto, diventando in breve tempo un riferimento per il mondo lusofono e mediterraneo, riuscendo a riunire 30 città di 11 Paesi, Brasile, Capo Verde, Croazia, Francia, Grecia, Italia, Marocco, Portogallo, Romania, Slovenia e Spagna – attraverso incontri di popoli e di artisti, produzioni originali, esaltazione della cultura come strumento di pace e coesione.