Scabbia, un caso sospetto all’asilo di Cerreto Guidi
Ancora l’acaro della scabbia nel mirino degli operatori sanitari della Asl 11. Questa volta i medici della 11 si è mobilitato per un sospetto caso di scabbia all’asilo nido di Cerreto Guidi.
Dalla asl specificano che sono subito stati avviati subito tutti i necessari interventi sanitari da parte dell’unità operativa di igiene e sanità pubblica insieme ai pediatri di zona e con le insegnati dell’asilo. Nella giornata di giovedì 11 giugno infatti si è tenuto un contro con i genitori dei bambini che frequentano l’asilo nido. Durante l’incontro sono state date tutte le informazioni sulla scabbia e sulle vie di contagio e su come prevenire la malattia. Quindi nessuna epidemia e nessuna emergenza visto che la situazione è assolutamente nota alla Asl 11 che sta operando secondo i protocolli di legge.
“Tutto il personale dell’asilo verrà sottoposto a trattamento preventivo (profilassi) e sorveglianza sanitaria, – spiegano alla asl 11 – in quanto può aver avuto contatti cutanei ravvicinati con il bambino, soprattutto in occasione delle manovre di igiene personale. Per quanto riguarda gli altri bambini, considerati anche gli aspetti clinici del caso, il rischio di trasmissione è da ritenersi non elevato. Tuttavia, a scopo precauzionale è stato raccomandato di effettuare un trattamento preventivo (profilassi) con prodotti specifici (in pratica una crema antiparassitaria), con modalità che sono state illustrate ai genitori nel corso della riunione. Personale sanitario della Asl 11 ha eseguito una verifica presso l’asilo nido. Poiché l’acaro sopravvive solo poco tempo nell’ambiente e sulle superfici, gli interventi di pulizia e sanificazione eseguiti nella scuola, e le ulteriori indicazioni fornite, sono sufficienti a escludere rischi di trasmissione, e non vi sono motivi per non proseguire la normale frequenza. Il personale e i responsabili dell’asilo nido si sono prontamente attivati nel mettere in atto le ulteriori precauzioni suggerite”.
Qualche informazione scientifica sulla scabbia fornita dalla Asl 11
La scabbia è una malattia causata da un acaro parassita dell’uomo, che si introduce negli strati superficiali della cute. Non comporta rischi per la vita, ma il prurito intenso e persistente e la possibilità di trasmissione ad altri, specie in comunità quali le scuole o gli asili, richiedono la messa in atto di interventi di prevenzione, sorveglianza e controllo.
La trasmissione della scabbia avviene per contatto cutaneo diretto, oppure per contagio indiretto. L’acaro non ha ali, non salta e non vola e non può vivere al di fuori del corpo umano: la sua sopravvivenza lontano dalla cute dell’uomo è di soli 2-3 giorni. La Scabbia può colpire chiunque, indipendentemente dalle condizioni igieniche personali, e che con una adeguata terapia si ha la completa guarigione. Nell’Asl 11 nel 2014 sono stati segnalati 62 casi di scabbia, quest’anno al momento ne risultano 18.
Per il controllo della Scabbia sono raccomandate alcune misure individuali ed ambientali come la cura del soggetto affetto da Scabbia, la sorveglianza clinica della comunità per la ricerca di eventuali altri casi il trattamento farmacologico preventivo dei soggetti che hanno avuto contatti cutanei con il soggetto affetto da scabbia, precauzioni di tipo ambientale soprattutto per quanto riguarda biancheria intima, lenzuola, asciugamani indumenti. Nel caso in questione, il bambino con sintomatologia sospetta è stato già sottoposto a terapia specifica, e ciò elimina qualsiasi ulteriore possibilità di contagio. In definitiva, la scabbia è una malattia molto fastidiosa, ma che si risolve completamente con la messa in atto di interventi adeguati quali quelli che precauzionalmente sono stati adottati. A scopo ulteriormente precauzionale, per le prossime settimane sarà effettuata una sorveglianza su eventuali sintomi sospetti, con la stretta collaborazione dei pediatri di famiglia.