In arrivo circa 100 stranieri, 40 tra Comprensorio e Valdera
Nuovo vertice dei sindaci della provincia di Pisa questa mattina in prefettura, in vista dell’arrivo di un nuovo gruppo di stranieri nei prossimi giorni. Si parla di oltre cento persone che dovranno essere ospitate in provincia di Pisa. Il tema per i sindaci è uno dei più scottanti, visti anche i risultati della urne di pochi giorni fa.
Dalla Riunione è emerso che la provincia di pisa dovrà accogliere l’11,5 per cento degli arrivi e che in Valdera e nel Comprensorio del Cuoio ne povrebbero arrivare circa 40, da sistemare nei vari Comuni, tenendo conto di chi già in passato ha accolto stranieri con gli altri progetti umanitari.
Al momento è stato osservato da alcuni sindaci che i vari arrivi hanno coinvolto solo una quindicina di municipi, mentre gli altri per ora non hanno accolto migranti di questa nuova ondata. Sul tavolo è tornata secondo quanto riferito dai presenti, la questione che serve uno sforzo comune a tutti e di una ripartizione in piccoli gruppi in tutto i lterritorio come osservato da molti, strada questa che va nella direzione delle logiche di accoglienza indicate anche dalla Regione. Circa 20 comuni dei 37 della provincia infatti al momento non sono stati toccati dall’accoglienza dei profughi sbarcati negli ultimi mesi. “Bisogna tenere conto anche della singole peculiarità – ha sottolineato il sindaco di Bientina con delega dell’Unione Valdera per il sociale Corrado Guidi – ad esempio ci sono comuni che hanno già fatto molto più di quanto gli competesse. Poi ci sono le singole questioni, come ad esempio la dislocazione sul territorio dei municipi. Comuni come Chianni e Lajatico sono territori molto periferici e quindi può essere difficile creare della strutture di accoglienza qui. Infine vi sono casi come Santa Maria a Monte, che non ha accolto stranieri ma si è resa disponibile a farlo e sta cercando una struttura dove collocarli. L’improtante è creare dei piccoli gruppi per ogni territorio. Una volta fatto questo vorremmo fare presente alla regione Toscana e al ministero che noi la nsotra parte l’abbiamo fatta e la staimo facendo e quindi non possiamo andare oltre”.
Al momento nei comuni del Valdarno inferiore sono presenti 57 stranieri che sono stati ospitati, tra gli ultimi arrivi e quelli giunti in precedenza, a San Miniato e a Montopoli. Sul tavolo della riunione infatti sarebbe stato affrontata anche la questione del Casello idraulico in via del Callone a Castelfranco di Sotto, struttura della provincia, che era stata presa in considerazione per accogliere eventualmente alcuni stranieri. Su questo tema gli amministratori di Castelfranco avrebbero ribadito con fermezza la loro contrarietà, sia per la natura della struttura sia per l’ubicazione sul territorio. Posizione questa su cui Calstefranco avrebbe trovato un primo appoggio anche da parte di altri comuni del Comprensorio. L’arrivo degli stranieri a Castelfranco al Casello idraulico quindi per ora potrebbe essere stato scongiurato, mentre rimane aperta la questione di un’equa ripartizione degli stranieri tra tutti i comuni, ma soprattutto tra tutti i territori e questo nel caso del Comprensorio del Cuoio potrebbe significare di dover tenere conto anche della situazioni su cui si va ad insistere, visto che al momento Castelfranco e Santa Croce sono i territori dove negli anni si è maggiormente concentrato l’arrivo degli stranieri in Valdarno.