Piccolo è bello e “facilita lo sviluppo”, parola di Cna.



Piccolo è bello. Almeno se si parla di imprese. Secondo Matteo Giusti, presidente di Cna Pisa, infatti, “la piccola dimensione è tutt’altro che un freno allo sviluppo: è un fattore di dinamismo e di successo.
L’esempio di oggi che vorremmo fosse solo il primo di una lunga serie e che sicuramente in un territorio come il nostro non è isolato, ci serve per dimostrare che non solo l’innovazione è possibile, che è vincente anche una dimensione piccola nelle fasi iniziali e che anzi proprio nelle nuove tecnologie sono proprio le dimensioni da garage che spesso portano da grandi intuizioni, a grandi visioni e grandi successi di mercato e che solo in un seconda fase si abbracciano alla grande dimensione aziendale. Per Cna è importante dare questo messaggio a pochi gironi dal voto per dire che anche le politiche di incentivazione e agevolazione per lo sviluppo devono tenere conto meglio di queste realtà perché il nostro tessuto economico è fatto di piccole e medie imprese”. Secondo Cna, nelle piccole e medie imprese l’innovazione è possibile, come dimostrano Cloudesire e Kyunsis nel forte settore dell’Ict pisano. Kiunsys realizza, ormai da 5 anni, soluzioni innovative per la gestione della mobilità sostenibile e ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, oltre all’aggiudicazione di un bando da circa 600mila euro, per la gestione della mobilità del comune di Firenze nei prossimi tre anni. Anche ClouDesire, pure tra le start up pisane di recente successo, nasce come spin off di Liberologico, un’azienda leader nel mercato dell’innovazione tecnologica e Itc spinta dalle idee dei due fondatori, Andrea Vecchi e Paolo Lanari, già ricercatori della Scuola Normale di Pisa. Con alle spalle una storia quasi ventennale di Liberologico, i due decidono poi di creare una nuova realtà imprenditoriale attiva nel campo del cloud computing, appunto ClouDesire. “I successi di Kiunsys e ClouDesire – spiega il presidente Giusti -, che oggi sono presi simbolicamente come esempio, dimostra come anche nelle Pmi sia possibile fare innovazione, restare al passo con i tempi, creare servizi fruibili e essere riconosciuti per il proprio lavoro anche a livello internazionale. Questo è il motivo per cui la Cna di Pisa vuole dare risalto a questa sua eccellenza e per rilanciare il messaggio che fare innovazione nelle Pmi, si può. Le prime esperienze sul cloud di Liberologico sono peraltro state maturate grazie a fondi per le ricerca e lo sviluppo di origine europea gestiti dalla Regione Toscana, dove l’azienda è risultata prima tra 195 progetti presentati. Ma questo è avvenuto prima che venissero cambiate le linee di intervento che oggi sono troppo penalizzanti per realtà piccole e privilegiano invece le grandi imprese (spesso in modo non del tutto giustificato dai risultati in termini di crescita e di occupazione). Serve un cambio di passo e un cambio di mentalità in chi ci governa. Se è vero che non sempre e comunque piccolo è bello, è vero pure che non sempre grande è bello”.