In prefettura un database per chi vuole ospitare profughi

19 maggio 2015 | 14:04
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In prefettura un database per chi vuole ospitare profughi

Un database per raccogliere le disponibilità dei privati che hanno case o immobili sfitti da utilizzare per l’accoglienza dei migranti che arriveranno a Pisa, un regolamento per i condomini dove si fissa in tre abitazioni il numero massimo di case che possono accogliere gli stranieri che comunque non potranno essere più di 20 nei comuni con meno di 10mila abitanti e non più di 30 in quelli con oltre 10mila abitanti.

Infine, cosa non da poco, i sindaci dovranno dare l’assenso per quei bandi di gara che prevedono l’arrivo dei migranti. Sono queste le disposizioni che il prefetto di Pisa Attilio Visconti ha proposto alla cabina di regia sulla questione accoglienza dove erano presenti i sindaci pisani e il presidente della provincia Filippeschi, nonché sindaco di Pisa, e i vertici della società della salute. Insomma nuove regole che se da un lato permetto ai privati di accogliere i migranti dall’atro chiamano direttamente in causa i sindaci per l’attuazione dei bandi di accoglienza sul territorio comunale.
“Per affrontare al meglio gli aspetti dell’ospitalità ai richiedenti asilo – spiega infatti il prefetto – ho voluto riunire la cabina di regia composta dai sindaci,dalla società della salute e dal presidente dal sindaco di Pisa in veste anche di provincia. Abbiamo voluto condividere tutte le iniziative sul tappeto per favorire l’accoglienza diffusa sul nostro territorio. In particolare la possibilità di costituire un database capace di raccogliere la disponibilità alloggiativa che privati proprietari di seconde case o di case sfitte possono mettere a disposizione della cabina di regia. E perciò nei prossimi giorni forniremo ai proprietari indirizzi e mail a cui far pervenire la disponibilità e le piantine degli appartamenti”. Poi il Visconti precisa la logica che regolerà le procedure di accoglienza: ” Abbiamo condiviso anche un nuovo bando di gara che ha come peculiarità l’individuazione di comuni sotto i 10mila abitanti capaci di accogliere 20 immigrati e sopra i 10mila capaci di accoglierne fino a 30. Il bando di gara – spiega il rappresentante del Governo sul territorio pisano – per la prima volta prevede tra i requisiti l’assenso del sindaco al progetto di ospitalità. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla realtà condominiali per cui nello stesso condominio non potranno esserci più di tre appartamenti ospitanti immigrati. Ritengo indispensabile l’azione della cabina di regia tenuto conto che sull’attività della stessa intendo sempre invitare o comunque investire per opportuna condivisione anche la regione Toscana. La cabina di regia verrà attivata anche con gli organi non istituzionali che a vario titolo concorrono nel sistema di accoglienza migranti”.

Un database per raccogliere le disponibilità dei privati che hanno case o immobili sfitti ad accogliere i migranti che arriveranno a Pisa, un regolamento per i condomini dove si fissa in tre abitazioni il numero massimo di case che possono accogliere gli stranieri che comunque non potranno essere più di 20 nei comuni con meno di 10mila abitanti e non più di 30 in quelli con oltre 10mila abitanti. Infine, cosa non da poco, i sindaci dovranno dare l’assenso per quei bandi di gara che prevedono l’arrivo dei migranti. Sono queste le disposizioni che il prefetto di Pisa Attilio Visconti ha proposto alla cabina di regia sulla questione accoglienza dove erano presenti i sindaci pisani e il presidente della provincia Filippeschi, nonché sindaco di Pisa, e i vertici della società della salute.Insomma nuove regole che se da un lato permetto ai privati di accogliere i migranti dall’atro chiamano direttamente in causa i sindaci per l’attuazione dei bandi di accoglienza sul territorio comunale.
“Per affrontare al meglio gli aspetti dell’ospitalità ai richiedenti asilo – spiega infatti il prefetto– ho voluto riunire la cabina di regia composta dai sindaci,dalla società della salute e dal presidente dal sindaco di Pisa in veste anche di provincia. Abbiamo voluto condividere tutte le iniziative sul tappeto per favorire l’accoglienza diffusa sul nostro territorio. In particolare la possibilità di costituire un database capace di raccogliere la disponibilità alloggiativa che privati proprietari di seconde case o di case sfitte possono mettere a disposizione della cabina di regia. E perciò nei prossimi giorni forniremo ai proprietari indirizzi e mail a cui far pervenire la disponibilità e le piantine degli appartamenti”. Poi il Visconti precisa la logica che regolerà le procedure di accoglienza: “ Abbiamo condiviso anche un nuovo bando di gara che ha come peculiarità l’individuazione di comuni sotto i 10mila abitanti capaci di accogliere 20 immigrati e sopra i 10mila capaci di accoglierne fino a 30. Il bando di gara – spiega il rappresentante del Governo sul territorio pisano – per la prima volta prevede tra i requisiti l’assenso del sindaco al progetto di ospitalità. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla realtà condominiali per cui nello stesso condominio non potranno esserci più di tre appartamenti ospitanti immigrati. Ritengo indispensabile l’azione della cabina di regia tenuto conto che sull’attività della stessa intendo sempre invitare o comunque investire per opportuna condivisione anche la regione Toscana. La cabina di regia verrà attivata anche con gli organi non istituzionali che a vario titolo concorrono nel sistema di accoglienza migranti”.