Quercia del cinto, l’albero secolare è sparito dal Parco

La Quercia del cinto, uno dei cinque alberi monumentali nel parco naturale di San Rossore, è stata rimossa. Lo hanno coperto le guardie del Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, alle quali non risulta il nulla osta dell’ente o comunicazione di altro genere.
“Negli ultimi anni – spiega il Parco – la pianta, che secondo alcuni esperti aveva un’età stimata superiore ai tre secoli, non godeva più di buona salute e aveva mostrato qualche disseccamento ed era stata oggetto di alcuni sopralluoghi da parte di esperti e personale del parco”. I resti degli alberi giunti al termine del loro ciclo di vita hanno un certo valore, soprattutto in termini di biodiversità e quindi anche la rimozione senza un nulla osta costituisce un fatto grave e da sanzionare. La Quercia del cinto aveva un tronco di circa cinque metri e mezzo di circonferenza. Chi ha rimosso i suoi resti, quindi, lo ha fatto senza autorizzazione: quella quercia era stata inserita nell’elenco dei primi alberi monumentali censiti in Toscana l’anno seguente l’approvazione della prima legge regionale in materia del 1998. Nel territorio del parco ne restano altri quattro: una farnia e un leccio nella Macchia lucchese, un cipresso calvo nella macchia di Migliarino Pisano (Taxodium distichum), specie tipica delle paludi del Nord America e qui piantata dalla famiglia Salviati e una sughera nella Tenuta di Tombolo.