
“In questa fase generale di crisi non si può pensare, neanche dall’altra parte del mondo, di far fronte alle questioni finanziarie d’impresa, scaraventando nello sconforto centinaia di famiglie e un’intera economia territoriale che, in un contesto di forte impoverimento occupazionale come quello attuale, si troverebbe a fare i conti con un impatto sociale senza precedenti e, soprattutto, senza soluzioni alternative”.
Per questo Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di trascorrere il loro primo maggio a Saline di Volterra, anziché a Pomarance come preventivato, dove la chiusura dello stabilimento Smith lascerebbe senza lavoro 193 persone. Sono le stesse organizzazioni sindacali a farlo sapere, rimarcanso, una volta di più, come “Con questo drastico atto, netto e inaspettato nei modi e nelle tempistiche, si manifesta uno dei tratti caratteristici peggiori delle multinazionali: il completo disimpegno rispetto al valore e alla responsabilità sociale d’impresa”. La lunga storia di questa azienda nel territorio della Val di Cecina, secondo le organizzazioni sindacali, “dimostra come i lavoratori e l’intera comunità locale, abbiano saputo coniugare i diritti e l’emancipazione di molti, con l’interesse e lo sviluppo dell’impresa stessa, garantendo per decenni a quest’ultima, una posizione di rilievo nel redditizio mercato mondiale dei componenti per l’estrazione petrolifera”. L’appuntamento è alle 10 allo Zanzibar (ex Dopolavoro) per un corteo per le via cittadine e un comizio conclusivo in piazza dell’Orologio. Intanto i sindacati, sulla vertenza Smith, hanno promesso “mobilitazione a oltranza”.
Altre iniziative del sindacato per la festa dei lavoratori in provincia di Pisa sono programmate a Castelfranco di Sotto e a Montecalvoli.