



Sono partiti questa mattina che era ancora notte. Ma con la notizia che, dopo 4 giorni dal sisma che ha scosso il mondo, oltre che il Nepal, dalle macerie è spuntato ancora vivo un neonato di 4 mesi.
Sotto tutto quel dolore c’è ancora vita e da quella vita, anche con l’aiuto dei nostri vigili del fuoco, il Paese prova a ripartire. I 5 pompieri di Pisa, insieme ad altri 5 dal resto d’Italia, saranno di supporto all’associazione Gruppo chirurgia d’urgenza dell’Azienda ospedaliero universitaria pisana e della popolazione (leggi anche Chirurgia d’urgenza e pompieri, da domani in Nepal). Addestramento e formazione congiunta, rendono questo nucleo efficiente oltre che specializzato. Da Pisa, sono partiti i vigili del fuoco Massimiliano Mori, Sandro Favilla, Riccardo Martini, Riccardo Rossi e Massimiliano Porcu. Nel gruppo, anche tre medici dell’ospedale di Pontedera: Federico Filidei, chirurgo, Patrizia Coli, anestesista e Claudia Maggi, pediatra.
“Oggi voglio esprimere la mia vicinanza al gruppo pisano di chirurgia d’emergenza che questa mattina è partito alla volta del Nepal – ha detto il governatore uscente della Toscana Enrico Rossi -. Il gruppo rappresenta un’eccellenza di livello europeo e ha già dato ottima prova di sé in occasione di un evento tragico di questa portata, cioè il terremoto che nel 2010 sconvolse Haiti, circostanza in cui il team fondato dal dottor Evangelista rappresentò l’Europa. Sono certo che anche in Nepal il suo intervento saprà fornire un contributo prezioso. Desidero quindi ringraziare uno ad uno i 24 volontari che si sono resi disponibili a recarsi in quel martoriato Paese. Mi pare il miglior contributo che la Toscana può fornire al popolo nepalese, al quale va tutta la mia vicinanza. Un orgoglio della sanità toscana e di tutti noi toscani”.