Zavanella Ctt: “Quello sciopero non si giustifica”

28 aprile 2015 | 14:59
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Zavanella Ctt: “Quello sciopero non si giustifica”

“Uno sciopero contro l’azienda per l’anzianità del suo parco mezzi oggi davvero non si giustifica”. In vista dello sciopero di domani, mercoledì 29 aprile (leggi anche Ctt, mercoledì lo “scioperone” ), lo dice il presidente Ctt Nord Andrea Zavanella che spiega: “Non solo perché l’azienda ha dimostrato di essere fortemente impegnata nel rinnovo dei mezzi (leggi anche Nuovi bus, 19 per il capoluogo 8 per l’extraurbano) ma anche per lo sforzo che sta facendo per migliorare il lavoro di manutenzione e la sicurezza dei mezzi circolanti.

Certamente subito dopo la gara sarà necessario procedere con ulteriori rinnovi per i quali l’azienda si sta già muovendo nonostante i tempi e gli esiti della gara siano ancora incerti (leggi anche Trasporto, concorrenza garantita ora la gara)”. Secondo il presidente, domani, quindi, “servirà davvero a poco scioperare mentre servirebbe il massimo della collaborazione per garantire comunque all’utenza il miglior servizio possibile. L’azienda non si è sottratta al confronto con le sigle sindacali che ha incontrato e con le quali ha provato anche una riconciliazione presso il prefetto, ma va detto con onestà che il confronto è reso difficile dalla divisione all’interno degli stessi sindacati che anche domani non sciopereranno uniti. Certo contano anche gli strascichi della disdetta dell’integrativo aziendale che ancora oggi non vede sul tavolo una proposta condivisa. Su questo il confronto è iniziato ma il tempo in cui sarà possibile definir le risorse disponibili per la contrattazione nel caso di Ctt sono quelle dell’aggiudicazione della gara ed è per questo che è stata fatta la scelta più ragionevole ovvero prorogare la normativa attuale fino a fine anno”. Precisando, poi, che l’azienda non ha annunciato nessun esubero, il presidente precisa che “proprio la logica di ‘azienda di area vasta’ di Ctt Nord si dimostra in questo caso vincente consentendo di ‘riassorbire’ questi esuberi potenziali nella riorganizzazione del servizio. Ovviamente anche per noi sarebbe preferibile in questa fase pre-gara ‘congelare’ tagli e trovare soluzioni che consentano un riequilibrio dei costi all’azienda ma scioperare contro gli esuberi inesistenti è davvero paradossale. Mi auguro comunque che il tavolo di confronto riparta su tutti i temi ovviamente richiamando tutti al senso di responsabilità richiesto in una fase delicata come quella che il Tpl sta attraversando”.