Cascina, progetto Pou Up spostato a maggio

Il progetto Pop up promosso anche nel Comune di Cascina si svolgerà a fine maggio e non più dal 17 al 19 aprile, una decisione scaturita da uno scarso numero di adesioni da parte dei proprietari dei fondi commerciali sfitti. Sui 36 proprietari contattati, ad oggi, infatti, sono appena quattro quelli che hanno messo a disposizione i loro fondi per ospitare nuovi progetti commerciali, cui si possono aggiungere due spazi gestiti dal Comune (la ex tipografia comunale e l’ex centro Ank’io).
“Dopo aver ottenuto una disponibilità di massima da parte di diversi proprietari di fondi del centro storico, abbiamo richiesto a tutti di impegnarsi formalmente con un contratto – spiega Paola Baglini, assessora di Cascina alla partecipazione – ma a quel punto la maggior parte dei proprietari si è tirata indietro”.
“E’ il segnale di un’apatia che fa male alla città – afferma con forte carica critica il sindaco, Alessio Antonelli – tutti si strappano le vesti per dire che il centro storico è morto, che va riqualificato e poi quando il Comune mette in campo idee nuove, intraprendenti, che in altri centro hanno funzionato e hanno rivitalizzato il tessuto commerciale e sociale urbano, non c’è nessuno disposto a fare una scommessa sul futuro della città. Evidentemente è più conveniente tenere i fondi chiusi e lamentarsi che non c’è mai niente, senza mettersi in gioco. Noi vogliamo cambiare il modo di vivere il centro storico e il “Pop up” lo faremo lo stesso. Abbiamo anche la disponibilità di un grande fondo commerciale che potrà ospitare almeno una decina di nuovi progetti imprenditoriali e ci stiamo organizzando per tenere il pop up il 22, 23 e 24 maggio prossimi. Noi non ci arrendiamo, ma qui i primi a non credere nel futuro del centro storico di Cascina sono proprio coloro che potrebbero dare un contributo determinante e che invece buttano al vento qualsiasi occasione seguendo il miraggio della rendita. In questo modo non si va da nessuna parte”. Il Pop up per Cascina è stato lanciato lo scorso ottobre 2014 come sfida alle saracinesche abbassate per far nascere nuove attività commerciali nei fondi sfitti del centro storico. Il progetto è stato realizzato anche in altri Comuni della Toscana (come Empoli, Campi Bisenzio, Quarrata) ed è finanziato dall’Autorità regionale per la partecipazione.