Psicosi meningite, tempi lunghi per il vaccino

25 marzo 2015 | 18:26
Share0
Psicosi meningite, tempi lunghi per il vaccino

Corsa per le vaccinazioni contro la meningite e si allungano i tempi di attesa per ricevere l’iniezione con l’antigene. L’ultimo episodio, che ha visto la morte di un 17enne per il meningococco di tipo C, responsabile dell’infezione, per quanto dalla Asl sottolineino che non sussista alcuna emergenza, rischia di mettere in crisi i centri di vaccinazione, vista la reazione della popolazione.

“Nonostante siano stati potenziati gli orari di segreteria dei centri vaccinali dell’Asl 11 – dicono da Empoli – la crescita esponenziale di richiesta di informazioni e di appuntamenti per la vaccinazione sta inevitabilmente allungando i tempi di risposta da parte degli operatori, impegnati su più fronti lavorativi. L’Asl 11 intende, pertanto, rassicurare i cittadini innanzitutto sull’attuale andamento epidemiologico sia a livello locale che regionale, che mostra come non sussista alcuna epidemia e non è aumentata la diffusione rispetto al passato, e ribadire, nello stesso tempo, che farà fronte a tutte le richieste pervenute compatibilmente con le attività attualmente in corso”.
Sempre dalla Asl comunque spiegano che sono state programmate numerose sedute vaccinali aggiuntive e i tempi di attesa si stanno inevitabilmente allungando. “Considerato che non è possibile soddisfare tutte le richieste in tempi brevi, – speigano ancora dall’azienda sanitaria – occorre tenere presente che anche effettuando la vaccinazione anti meningococco B tra qualche mese il rischio aggiuntivo di contrarre una patologia da meningococco è comunque da considerare trascurabile. Per motivi di priorità, le seconde dosi del vaccino anti meningococo saranno programmate con tempi più lunghi, per dare precedenza alle prime dosi, che danno già protezione. I vaccini contro il meningococco sono un’acquisizione recente e, pur avendone assodata l’innocuità, la società scientifica deve ancora capire del tutto quando somministrarlo per farlo funzionare al meglio, anche nelle età successive all’infanzia. La riduzione di casi nell’infanzia vaccinata, a scapito dell’adolescenz,a fa comprendere come la vaccinazione sia l’arma vincente anche per questa malattia e che una volta perfezionato e portato a regime il calendario vaccinale non si dovrà più temerla come oggi e soprattutto in passato. Un richiamo della vaccinazione contro il meningococco C, ad oggi non previsto dai calendari vaccinali, è stato preso in considerazione dalla Regione Toscana e sarà con ragionevole certezza offerto in occasione delle scadenze vaccinali dell’età adolescenziale”.