Consorzio Basso Valdarno, manutenzione alle imprese

“Il territorio va rimesso al centro delle politiche di sviluppo e in questo senso le associazioni professionali agricole e le cooperative agroforestali sono sentinelle attente. Da qui nasce l’esigenza di un presidio costante che gli imprenditori agricoli e cooperativi, impegnati da sempre nella gestione delle risorse ambientali, possono offrire con professionalità e attività mirate”. E, di conseguenza, la firma al protocollo d’intesa sottoscritto oggi 19 marzo da queste associazioni e Consorzio 4 Basso Valdarno.
L’affidamento dei lavori di manutenzione al centro dell’intesa, che di fatto va a sanare una prassi già consolidata e che parte da una considerazione: “Negli ultimi anni sempre di più assistiamo a un aumento dell’attenzione rivolta al territorio e alla sua sicurezza da parte di una pluralità di soggetti interessati e coinvolti nella manutenzione di quella che può essere considerata la base per uno sviluppo sostenibile, che riverbera i suoi aspetti positivi su tutta la popolazione”. E grazie a una legge di orientamento, che permette di affidare in gestione diretta lavori per importi fino a 50mila euro per l’impresa agricola e 300mila euro per le cooperative. Applicando un metodo di lavoro già sperimentato e con il protocollo riproposto in maniera più ampia. Al personale del Consorzio resta comunque l’obbligo del controllo e la valutazione della corretta realizzazione dei lavori.
“Questo Protocollo – spiega Marco Monaco, presidente del Consorzio 4 Bassovaldarno – conferma la volontà dell’amministrazione consortile di collaborare fattivamente con le associazioni di categoria agricola e con il mondo della cooperazione. Ad onor del vero questa collaborazione esisteva già ma non era sancita formalmente. La legge di orientamento ci permette di affidare direttamente a tali imprese il lavoro di manutenzione e noi ne siamo ben felici perché la conoscenza del territorio da parte degli imprenditori agricoli ma anche da parte delle cooperative è forte e competente. Importantissimo è la possibilità del diritto di opzione per l’assegnazione dei lavori per l’anno successivo in quanto consente una migliore programmazione sia da parte nostra sia per le imprese stesse”.
Soddisfatte anche le altre parti in causa: Enrico Ricci di Legacoop Agroalimentare, Aniello Ascolese di Coldiretti Pisa, Stefano Berti di Cia Pisa, Gianni Donati di Ue Coop e Massimo Terreni di Unione Agricoltori di Pisa.